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Aziende

Lo scorso 6 novembre è avvenuta a Milano la premiazione del concorso More Than Pink. La competizione, promossa dalle associazioni Susan G. Komen Italia e ItaliaCamp, aveva l'obiettivo di sostenere e premiare iniziative innovative nel campo della salute e del benessere delle donne. Il progetto Fragibilità - realizzato da Jointly - si è aggiudicato il premio nella categoria dedicata al welfare aziendale. Elisabetta Cibinel ci racconta quali sono le peculiarità di questa iniziativa.
L'azienda italiana Fater Spa, impresa frutto della joint venture fra Procter & Gamble e il Gruppo Angelini che realizza prodotti intimi e assorbenti per la cura della persona e candeggine, ha recentemente sottoscritto un piano di welfare aziendale per i suoi 1.400 dipendenti. Vi raccontiamo di cosa si tratta in questo approfondimento.
Lo scorso maggio vi abbiamo segnalato la costituzione di una rete di imprese altoatesina (Rete #Welfare Alto Adige/Südtirol) nata con lo scopo di fornire a tutti i dipendenti delle aziende coinvolte servizi e prestazioni di welfare aziendale. In questo articolo vogliamo raccontarvi come si è evoluta questa esperienza nei suoi primi mesi, cercando di comprendere quali sono i soggetti coinvolti e qual è stato il loro ruolo.
Sabato 11 novembre, si è tenuto il convegno "L'attualità di un tema inattuale", un momento di riflessione sui livelli dell'occupazione e sulle dinamiche imprenditoriali in Provincia di Varese. Nel corso dell'evento è stato presentato uno studio dell'Istituto di ricerche educative e formative delle Acli provinciali che ha indagato anche il livello di diffusione del welfare aziendale e delle pratiche di conciliazione vita lavoro. Ecco una panoramica dei contenuti e dei risultati della ricerca emersi.
Secondi i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla data del 15 Novembre 2017 sono stati redatti e somministrati al database del Ministero 27.288 accodi aziendali che prevedono forme premiali correlate alla produttività. Di questi, 14.556 sono tuttora attivi (a ottobre erano 13.687). Di questi, 4.764 prevedono misure di welfare aziendale (a ottobre erano 4.333).
Percorsi di secondo welfare ha deciso di dedicarsi al tema dei provider di welfare aziendale realizzando una ricerca - i cui dati saranno pubblicati all'interno del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia - sulle realtà italiane più importanti in tale ambito. In questo articolo di Valentino Santoni vi raccontiamo l'esperienza di Aon, attraverso l’intervista a Andrea Canonico, Unit Director Flexible Benefits della società.
Wave (acronimo di Welfare Aziendale Veneto) è una startup, nata nell'ambito di Federsolidarietà di Confcooperative Belluno e Treviso e composta esclusivamente da realtà appartenenti al mondo cooperativo veneto, che si occupa di fornire servizi di welfare aziendale alle imprese. Si tratta di 14 cooperative, a cui si aggiungono 3 consorzi per un totale di 3.500 persone impiegate. Vi raccontiamo come è nata e come si è sviluppata questa rete.
Negli ultimi due anni si è registrata una vera e propria diffusione dei piani di welfare nelle aziende. A fare da volano è stato l’ammodernamento del TUIR, il Testo Unico delle Imposte sul Reddito, e la leva fiscale introdotta con la Legge di Stabilità 2016 e confermata poi nel 2017. A questi temi è dedicato il volume “Welfare aziendale tra dimensione organizzativa e cura della persona”, 23° Quaderno di Sviluppo&Organizzazione, curato dalla direttrice di Percorsi di secondo welfare Franca Maino.
Da ottobre 2017, oltre 600 lavoratori e lavoratrici del Gruppo Valentino potranno usufruire di benefit e prestazioni di welfare aziendale che andranno ad integrare la normale retribuzione monetaria. Il caso di Valentino si va ad aggiungere ad altri del settore della moda - come Benetton, La Perla e Lardini - di cui vi abbiamo già parlato nel nostro sito.
Nel 2018, farà l suo ingresso nell'arena competitiva dei servizi di supporto al welfare aziendale anche Generali Italia che entra, così, in un mercato ormai presidiato da molte realtà che, a vario titolo, offrono servizi destinati alla gestione e all'ottimizzazione dei programmi di welfare d’impresa. Il progetto del gruppo assicurativo si chiamerà Generali Welion e, al momento, l'investimento previsto è di 50 milioni di euro entro il 2021.
Le imprese e le cooperative sociali sono interlocutori naturali nel "discorso" sul welfare aziendale: da un lato, sono capaci di interpretare i bisogni e fornire risposte adeguate e, dall'altro, garantiscono una presenza capillare sul territorio e un'offerta variegata. A rafforzare questa affermazione vi è la recente decisione del CGM (Gruppo Cooperativo Gino Matarelli) che ha scelto di strutturare un'offerta di servizi di welfare aziendale per le imprese di tutto il territorio del nostro Paese.