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sanità

Considerando il rapido invecchiamento della popolazione, i costi crescenti delle tecnologie mediche e i vincoli di bilancio sorge oggi spontanea una domanda: per quanto potremo ancora permetterci una sanità universalistica a finanziamento pubblico? Secondo Maurizio Ferrera le strade da seguire per assicurare l'universalità del nostro Servizio Sanitario Nazionale sono due: selezionare le prestazione da erogare a tutti in base a criteri di costo-efficacia e definire le forme di compartecipazione alla spesa in base al reddito.
In vista delle prossime elezioni politiche vi proponiamo il quarto e ultimo di una serie di approfondimenti tematici che prendono in esame le proposte delle principali forze in campo in alcuni degli ambiti di policy più rilevanti per la ricalibratura del nostro sistema di protezione sociale, fra primo e secondo welfare. In questo articolo Federico Razetti e Franca Maino analizzano le posizioni in materia di non autosufficienza.
Sabato 25 novembre alle ore 15,30 presso la sala polifunzionale del Quartier Generale della 3^ Regione Aerea a Bari Palese si terrà XIII edizione del Caduceo d’Oro, l’appuntamento annuale organizzato dall’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat che quest'anno ha come tema "Il Welfare negli anni della crisi - Politiche per la salute e accesso al farmaco”. | Quotidiano Sanità, 22 novembre 2017
Per tanti, non per tutti. È questo il messaggio del Rapporto «Dalla fotografia dell'evoluzione della sanità italiana alle soluzioni in campo» curato da RBM Salute – Censis e presentato il 7 giugno a Roma in occasione della settima edizione del Welfare day. Il Rapporto offre dati interessanti sul fronte della spesa sanitaria e sulla sua articolazione all'interno del nostro Paese. Di seguito vi proproniamo alcune riflessioni.
The growth of unemployment and the austerity policies imposed by the Greek governments to tackle the Greek debt had not left untouched the health sector, leaving around 1/3 of the country’s population uncovered. In order to contribute to the debate regarding the provision of “second welfare”, this article draws its attention to Greece and the case of social clinics, established all over the country to provide for free primary healthcare services and medicines to those without access to the healthcare system.