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Primo Welfare

Con il termine “primo welfare” ci riferiamo al sistema tradizionale di protezione sociale organizzato e gestito dallo Stato tra fine Ottocento e inizio Novecento per rispondere a rischi e bisogni sociali dei cittadini. Per questo esso è spesso indicato anche come “Welfare State” o “Stato Sociale”

Il primo welfare include una serie di politiche pubbliche e programmi “essenziali” – come pensioni, assistenza sanitaria, tutele contro la disoccupazione, istruzione, politiche per la famiglia, politiche abitative, etc. – che intendono garantire il benessere dei cittadini attraverso la redistribuzione delle risorse e la fornitura di servizi.

Il primo welfare rappresenta quindi la base del sistema di protezione sociale. Su di esso si innestano le evoluzioni e le integrazioni del secondo welfare, che coinvolge attori non-pubblici (Terzo Settore, aziende, corpi intermedi…) per rispondere ai rischi e bisogni in una logica sussidiaria e integrativa rispetto alle politiche pubbliche tradizionali.

Di seguito i nostri articoli in cui approfondiamo dinamiche e esperienze realizzate nel perimetro del primo welfare.

Le donne in Italia nascono pari, ma crescono dispari. E’ così che esordisce Cristina Molinari, presidente del comitato Pari o Dispare, all’apertura del convegno “Questione femminile, questione Italia”, tenutosi a Roma lo scorso 26 gennaio. Un appuntamento importante per discutere di lavoro e parità effettiva tra uomini e donne, di opportunità e meritocrazia, giunto ormai al secondo anno.
Dalle pagine del Corriere della Sera Maurizio Ferrera spiega come la recente riforma delle pensioni costituisca un primo passo verso un più radicale cambiamento del "ciclo di vita" degli italiani a vantaggio delle nuove generazioni.
Alla vigilia della conferenza stampa del Governo, che ha annunciato le misure della attesissima manovra “salva Italia”, Maurizio Ferrera commentava dalle pagine del Corriere della Sera indiscrezioni e paure più o meno giustificate dei cittadini.