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Primo Welfare

Con il termine “primo welfare” ci riferiamo al sistema tradizionale di protezione sociale organizzato e gestito dallo Stato tra fine Ottocento e inizio Novecento per rispondere a rischi e bisogni sociali dei cittadini. Per questo esso è spesso indicato anche come “Welfare State” o “Stato Sociale”

Il primo welfare include una serie di politiche pubbliche e programmi “essenziali” – come pensioni, assistenza sanitaria, tutele contro la disoccupazione, istruzione, politiche per la famiglia, politiche abitative, etc. – che intendono garantire il benessere dei cittadini attraverso la redistribuzione delle risorse e la fornitura di servizi.

Il primo welfare rappresenta quindi la base del sistema di protezione sociale. Su di esso si innestano le evoluzioni e le integrazioni del secondo welfare, che coinvolge attori non-pubblici (Terzo Settore, aziende, corpi intermedi…) per rispondere ai rischi e bisogni in una logica sussidiaria e integrativa rispetto alle politiche pubbliche tradizionali.

Di seguito i nostri articoli in cui approfondiamo dinamiche e esperienze realizzate nel perimetro del primo welfare.

La Commissione Europea ha recentemente organizzato una importante conferenza sul tema delle politiche per l’occupazione. Jobs for Europe ha visto, tra i numerosi esperti invitati, anche la partecipazione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero.
La disoccupazione è salita ancora, in particolare fra i giovani. Tutti dicono: c’è la crisi, dobbiamo rassegnarci e aspettare che l’economia riparta. Il governo assicura che sta facendo il possibile e ha appena presentato un’articolata agenda per la crescita. Benissimo, ma possiamo fidarci? Su che cosa puntare? Ci sono altri settori capaci di creare occupazione, con prospettive di crescita più favorevoli e più influenzabili nel breve dalle politiche economiche e fiscali? Si, ci sono i servizi: alle imprese, ai consumatori, alle famiglie. È su questo fronte che dobbiamo concentrare gli sforzi per affrontare seriamente l’emergenza lavoro.