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Primo Welfare

Con il termine “primo welfare” ci riferiamo al sistema tradizionale di protezione sociale organizzato e gestito dallo Stato tra fine Ottocento e inizio Novecento per rispondere a rischi e bisogni sociali dei cittadini. Per questo esso è spesso indicato anche come “Welfare State” o “Stato Sociale”

Il primo welfare include una serie di politiche pubbliche e programmi “essenziali” – come pensioni, assistenza sanitaria, tutele contro la disoccupazione, istruzione, politiche per la famiglia, politiche abitative, etc. – che intendono garantire il benessere dei cittadini attraverso la redistribuzione delle risorse e la fornitura di servizi.

Il primo welfare rappresenta quindi la base del sistema di protezione sociale. Su di esso si innestano le evoluzioni e le integrazioni del secondo welfare, che coinvolge attori non-pubblici (Terzo Settore, aziende, corpi intermedi…) per rispondere ai rischi e bisogni in una logica sussidiaria e integrativa rispetto alle politiche pubbliche tradizionali.

Di seguito i nostri articoli in cui approfondiamo dinamiche e esperienze realizzate nel perimetro del primo welfare.

I paesi asiatici stanno strutturando sistemi di welfare sempre più complessi, capaci di fornire beni e servizi sociali alla propria popolazione. Ijin Hong, docente presso la Sungshin Women’s University di Seoul, ci spiega come funziona il sistema di welfare della Corea del Sud, uno dei modelli di welfare più avanzati dell'estremo oriente.
Giorgio Freddi col volume "L'anomalia americana" descrive il funzionamento del sistema sanitario americano, spiegando approfonditamente perché il sistema statunitense, nonostante tutti gli sforzi messi in atto da Obama e da molti presidenti prima di lui, risulti difficilmente modificabile.
Il dossier di Save the Children, presentato il 18 settembre alla presenza del Ministro Elsa Fornero e della vice-presidente del Senato Emma Bonino, raccoglie, in un’analisi critica, una serie di dati statistici in grado di offrire uno spaccato sulle condizioni delle madri in Italia, in questi tempi di crisi
E’ stato presentato lo scorso 18 settembre il rapporto annuale del CNEL sul mercato del lavoro. Il Rapporto 2011-2012 ripercorre da un lato i cambiamenti intervenuti nella struttura produttiva e nel mercato del lavoro nazionali, e dall’altro tenta di offrire una previsione delle linee di tendenza per i prossimi anni.