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Povertà e inclusione

Tradizionalmente nel nostro Paese la lotta alla povertà ha trovato poco spazio nelle agende politiche dei Governi che si sono succeduti negli anni della Seconda Repubblica. Di conseguenza, gli strumenti di policy per il contrastare le situazioni di maggior indigenza sono rimasti estremamente deboli. In questo quadro, tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato impegno dell’attore pubblico nel campo del contrasto alla povertà che, dopo un lungo percorso, ha portato l’Italia a dotarsi per la prima volta di misure strutturali in questo campo. Funzionano? Sono efficienti? Come si potrebbero migliorare?

Percorsi di secondo welfare vuole contribuire a sostenere il dibattito e far conoscere le azioni che le istituzioni pubbliche e gli attori del secondo welfare stanno sviluppando per contrastare la povertà. In questo senso, il Focus supovertà e inclusione mira a realizzare un costante monitoraggio:

  1. del fenomeno della povertà, attraverso la rassegna dei principali rapporti pubblicati in materia;
  2. delle azioni pubbliche volte ad implementare le misure di contrasto all’indigenza;
  3. delle iniziative che vedono protagonisti gli attori del secondo welfare.
Le Fondazioni di origine bancaria negli ultimi anni hanno assunto un ruolo sempre più importante nella tutela di chi si trova in situazioni di povertà, fragilità ed indigenza. Per questo Percorsi di secondo welfare, in vista del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia, ha scelto di avviare alcuni approfondimenti sulle azioni messe in campo dalle FOB in materia di lotta alla povertà e all'esclusione sociale. In questo terzo articolo sul tema andiamo ad analizzare il contributo offerto dalla Fondazione Cariverona.
Con l'approvazione definitiva del decreto che attua la delega in materia di povertà, si è concluso il complicato iter che ha portato all'introduzione del Reddito di Inclusione. Si tratta della prima misura unica nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale introdotta in Italia. Il REI potrà essere richiesto a partire dal prossimo 1 gennaio e assorbirà il Sostegno all'Inclusione Attiva (SIA) la "misura ponte" avviata lo scorso 2 settembre proprio in attesa del REI.
Ogni anno la Fondazione Zancan cura per Il Mulino un rapporto sull’andamento della lotta alla povertà. Tema centrale del Rapporto 2017, intitolato "POVERI e COSÌ non SIA", è la programmazione nell’ambito delle politiche di contrasto alla povertà. Il volume è suddiviso in tre parti distinte, che affrontano con approcci teorici ed empirici il tema delle politiche, delle misure e dei servizi di contrasto alla povertà.
Ormai da qualche anno, alcune organizzazioni non-governative internazionali, tradizionalmente impegnate in paesi in via di sviluppo, hanno iniziato a realizzare le proprie in attività in Italia. Nel 2016, Save the Children ha realizzato 64 progetti in Italia raggiungendo oltre 100 mila destinatari di cui quasi 80 mila fra minori e ragazzi. Questo articolo si concentra su quanto fatto nel campo del contrasto alla povertà attraverso i programmi “fiocchi in ospedale”, “spazi mamme”, “illuminiamo il futuro”.
Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la Delibera “Tavolo Regionale finalizzato al contrasto ed alla riduzione della povertà e dell’esclusione sociale”, che lancia la sperimentazione del “Profilo di criticità”. Questo nuovo strumento di misurazione della povertà sosterrà i servizi territoriali nell’accompagnamento delle persone in condizioni di vulnerabilità e supporterà la programmazione sociale della Regione.
L'Istat ha diffuso il proprio report annuale sulla povertà in Italia. I dati, riferiti al 2016, mostrano una situazione in leggero peggioramente rispetto all'anno precedente: gli effetti della crisi sono ancora molto forti nonostante l'apparente avvio di una fase di ripresa economica. A destare particolare preoccupazione sono soprattutto i dati legati alla povertà minorile, che è aumentata ancora sia in termini relativi che assoluti.
Linda Laura Sabbadini, statistica sociale ed editorialista de La Stampa, ha commentato per Percorsi di secondo welfare i dati sulla povertà in Italia pubblicati il 13 luglio dall’Istat. Secondo Sabbadini dal report dell'istituto emerge principalmente un dato: l'ulteriore crescita della povertà minorile impone di implementare con urgenza le misure contro la povertà già varate dal Governo e, anzi, dovrebbero essere previsto un consistente aumento del budget in tal senso.
Le Fondazioni di origine bancaria negli ultimi anni hanno assunto un ruolo sempre più importante nella tutela di chi si trova in situazioni di povertà, fragilità ed indigenza. Per questo Percorsi di secondo welfare, in vista del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia, ha scelto di avviare alcuni approfondimenti sulle azioni messe in campo dalle FOB in materia di lotta alla povertà e all’esclusione sociale. In questo secondo articolo sul tema andiamo ad analizzare il contributo offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Le Fondazioni di origine bancaria negli ultimi anni hanno assunto un ruolo sempre più importante nella tutela di chi si trova in situazioni di povertà, fragilità ed indigenza. Per questa ragione Percorsi di secondo welfare, in vista del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia, ha scelto di avviare alcuni approfondimenti sulle azioni messe in campo dalle FOB in materia di lotta alla povertà e all’esclusione sociale. In questo primo articolo sul tema andiamo ad analizzare il contributo offerto dalla Compagnia di San Paolo di Torino.
ActionAid presenta oggi il volume “L’Italia e la lotta alla povertà nel mondo. Una leadership per un futuro sostenibile”, l’undicesima edizione dell’Annuario della cooperazione allo sviluppo. Il rapporto, oltre a descrivere il posto che l’Italia occupa nel contesto mondiale della cooperazione allo sviluppo, si concentra su alcune questioni di cui il nostro paese dovrebbe farsi promotore nel prossimo G7 di Taormina (26-27 maggio 2017) e approfondisce l'opinione degli italiani rispetto a questi temi.
Lo scorso 30 aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che interviene sui meccanismi che regolano l’accesso al Sostegno all’inclusione attiva (SIA). In particolare, il decreto ha abbassato (da 45 a 25) il punteggio minimo necessario ad accedere alla misura e previsto dalla valutazione multidimensionale del bisogno. Il decreto dovrebbe ora migliorare il tasso di accoglimento delle domande oggi fermo al 29%.
Con i Bambini, impresa sociale creata all’interno di Fondazione Con il Sud per gestire il Fondo povertà educativa nato grazie alla collaborazione fra Governo e Fondazioni di Origine Bancaria, ha diffuso i dati relativi alla selezione dei progetti presentati per la fascia di età 0-6 anni. Delle quasi 400 proposte pervenute da tutta Italia, 133 idee progettuali sono state selezionate ed accedono ora alla seconda fase di valutazione.
Nata alla fine del 2013, l’Alleanza contro la povertà è la più importante piattaforma di organizzazioni della società civile che hanno operato per promuovere politiche di contrasto della povertà. Nel gennaio 2017 l’Alleanza ha avviato una valutazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) la misura nazionale di contrasto alla povertà lanciata lo scorso settembre. Liliana Leone, direttrice del CEVAS, ci racconta come sta andando la valutazione.
Con il termine “contrattazione sociale territoriale” si fa riferimento a quell’attività di contrattazione che si realizza nei territori, ha come controparte (prevalentemente) le istituzioni pubbliche (enti locali e asl) e tocca temi che vanno dall’erogazione di servizi e prestazioni, al livello delle tariffe e dei tributi locali. Delle caratteristiche di questa contrattazione ne abbiamo discusso con Maria Guidotti coordinatrice dell’Osservatorio sulla contrattazione sociale Cgil e Spi.
Il 14 aprile il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti hanno siglato un Memorandum con l’Alleanza contro la Povertà sull'attuazione della legge delega approvata lo scorso 9 marzo. Chiara Agostini ci illustra i sette punti lungo i quali si articola il Memorandum.
Si è conclusa il 9 aprile la campagna "Illuminiamo il futuro" di Save the Children, che ha promosso più di 700 eventi in tutta Italia, coinvolgendo 48.000 bambini e ragazzi in attività culturali, educative e ricreative. E ora la lotta alla povertà educativa continua, con nuovi Punti Luce e una petizione online per chiedere asili nido e mense scolastiche.
Il programma di tutti gli eventi previsti sul territorio nazionale dalla campagna "Illuminiamo il futuro", che vuole sensibilizzare rispetto all’importanza di offrire opportunità educative, ricreative e culturali a bambini e adolescenti. Un'occasione per fare luce sul fenomeno della povertà educativa minorile, che limita bambini e adolescenti nella realizzazione dei loro desideri, delle loro capacità e delle loro ambizioni.