UNI, l’Ente Italiano di Normazione, ha recentemente pubblicato la Prassi di Riferimento UNI 58/2019 in materia di qualità dei servizi di welfare aziendale. La prassi – che ricordiamo essere un documento para-normativo – è frutto della collaborazione tra UNI e il Gruppo Cooperativo CGM e del Tavolo di lavoro "Servizi alla persona nel welfare aziendale", al quale ha partecipato anche la direttrice del nostro Laboratorio Franca Maino.
La Prassi è stata presentata lo scorso 19 giugno 2019, a margine dell’evento di presentazione del volume “Pubblico, territoriale, aziendale. Il welfare del gruppo cooperativo CGM”, alla cui stesura hanno contribuito i nostri ricercatori Elena Barazzetta e Valentino Santoni, insieme a Franca Maino (vuoi saperne di più?).
I contenuti della Prassi UNI sulla qualità dei servizi di welfare aziendale
Il documento fornisce delle linee guida in merito ai requisiti per la qualità dei fornitori dei servizi alla persona offerti ai lavoratori dai datori di lavoro attraverso piani di welfare aziendale gestiti direttamente o mediante il sostegno di provider e altri operatori. A tal scopo, sono individuati alcune tipi di prestazioni di welfare aziendale di natura sociale; in totale sono quindi elencati cinque diversi ambiti di attività riconducibili alla sfera famigliare, del benessere e della salute, della qualità della vita, dell’abitazione e di intermediazione (servizi finanziari/assicurativi/assistenza fiscale, ecc.).
Considerando le diverse misure e i servizi offerti, la Prassi definisce alcuni requisiti per i fornitori in merito all’ambito giuridico-amministrativo e a quello economico-finanziario. Sono inoltre individuate le autorizzazioni amministrative e le procedure essenziali per il rilevamento della qualità dei servizi offerti, nonché gli elementi tecnico-professionali per l’erogazione dei servizi.
Attraverso i requisiti “giuridico-amministrativi” si stabilisce che i fornitori dei servizi sopra individuati debbano essere conformi ai requisiti di legge e a quelli dettati dalla contrattazione collettiva. In particolare, è chiesto loro il rispetto degli obblighi di pagamento delle imposte e delle tasse, dei contributi e delle retribuzioni dei loro lavoratori; è stabilità poi la necessità di non trovarsi in stato di fallimento. Altri requisiti riguardano poi gli amministratori ed, eventualmente, il direttore della struttura che eroga il servizio.
I requisiti di solidità economico-finanziaria stabiliscono invece che i fornitori hanno l’obbligo di dimostrare la propria solidità economica e finanziaria rispetto al regolare svolgimento delle attività, attraverso la presentazione di idonea dichiarazione bancaria o per mezzo di una sintetica descrizione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria.
La qualità dei servizi di welfare aziendale rivolti alle persone
Sul versante riguardante prettamente la qualità dei servizi alla persona, la Prassi UNI stabilisce che i fornitori di servizi di natura sociale debbano essere in possesso di specifiche autorizzazioni e procedure per il rilevamento della qualità delle prestazioni offerte (per maggiori informazioni vi rimandiamo al testo della prassi).
A tal riguardo sono definite alcune capacità e competenze tecniche e professionali decisive per adottare la Prassi; tra queste c’è la necessità di avere all’interno della struttura personale con le adeguate qualifiche e competenze professionali, la previsione di attività formative e di aggiornamento per gli operatori sociali, la presenza di strutture e attrezzature adeguate e a norma di legge.
L’iter della Prassi
Oltre ai professionisti di UNI e del Gruppo Cooperativo CGM, alla Prassi hanno lavorato alcuni dei maggiori esperti in materia. Tra questi anche la docente dell’Università di Milano e direttrice del Laboratorio Percorsi di secondo welfare, Franca Maino, e il presidente di ADAPT e AIWA, Emmanuele Massagli.
Come abbiamo sottolineato in questo nostro precedente contributo la Prassi è frutto di un lavoro avviato proprio dal Gruppo Cooperativo Gino Mattarelli, il noto network di cooperative e imprese sociali operanti in tutto il territorio nazionale, il quale ha promosso un lungo percorso di ricerca in cui sono stati coinvolti anche i nostri ricercatori. Tale indagine ho condotto inoltre alle stesura del volume “Pubblico, territoriale e aziendale. Il welfare del gruppo cooperativo CGM”, edito da ESTE, presentato pochi giorni fa a Milano.
Riferimenti