Nel solco della digital health, la start up Easy Life ha ideato una piattaforma che, attraverso il proprio smartphone, permettere monitora da remoto lo stato di salute dei propri cari. Una iniziativa è stata realizzata con lo scopo di supportare i caregivers nel rispondere ai propri oneri di cura familiari.
La rivoluzione digitale nel settore sanitario
La trasformazione digitale (la cosiddetta quarta rivoluzione industriale) sta portando al superamento di strumenti e tecniche lavorativi tradizionali a favore di processi organizzativi più autonomi e liberi. Questo cambiamento, insieme ad una maggior flessibilità organizzativa favorita anche dal cosiddetto “lavoro agile”, punta a migliorare le condizioni lavorative in un’ottica di work life balance. Ed è proprio agendo sul benessere della persona che se ne favorisce una miglior performance in ambito lavorativo e un miglioramento di engagement, con un guadagno per l’azienda in termini di produttività.
Lo sviluppo digitale sta prendendo piede anche nel settore sanitario con la “digital health”, ossia l’applicazione di tecnologie digitali hardware e software nei settori della salute e del welfare. Lo confermano i dati sugli investimenti che a livello globale hanno raggiunto 6,1 miliardi di euro nel 2016 e sono stimati, da qui al 2022, in crescita del 22% (fonte: Research&Markets e CB Insights).
Anche in Italia, secondo dati del 2016 dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità, la stima per la spesa sanitaria al 2020 supererà i 118 miliardi di euro e ad oggi una prima quota dell’1,1% è già destinata all’e-Health.
Un esempio dello sviluppo che questo settore sta avendo nel nostro Paese è dimostrato dal programma voluto da Generali Italia e H-Farm, denominato “Generali Health&Welfare Accelerator” (di cui vi abbiamo parlato qui) che mira a valorizzare il legame tra soluzioni hi-tech, destinate ai settori della prevenzione e dell’accessibilità alle cure, con la sfera dei servizi che le imprese possono destinare ai propri dipendenti attraverso il welfare aziendale.
In questa direzione, anche Siemens Italia – attraverso il progetto “Phyisical life” – ha scelto di investire in iniziative di “digital health”. Il progetto della multinazionale ha previsto l’implementazione di app e device, destinati ai dipendenti e ai loro familiari, che consentono il monitoraggio della salute da remoto.
Questi esempi ci permettono di evidenziare il nesso tra lo sviluppo digitale nel settore sanitario e il tema del benessere nelle aziende. La “digital health” è infatti uno strumento che, nell’ottica di una maggior conciliazione vita-lavoro, ben si inserisce all’interno dei possibili servizi che il welfare aziendale offre.
La piattaforma famil.care
Famil.care è una piattaforma digitale ideata dalla start up Easy Life. Si tratta di una soluzione innovativa, prima nel suo genere, pensata per quella fascia di popolazione che si trova a dover gestire oneri di cura familiari (spesso doppi perché rivolti a genitori anziani e figli) conciliandoli con la propria occupazione lavorativa.
Il sistema, monitorando da remoto le attività e lo stato di salute di anziani e bambini, aiuta le famiglie a prendersi cura dei propri cari anche a distanza, nella quotidianità e nell’emergenza, grazie ad una app per smartphone e ad un dispositivo di emergenza. Tale device consente all’assistito di inviare messaggi di “SOS” in caso di necessità per avvisare istantaneamente i suoi familiari. Il servizio Famil.care prevede inoltre la possibilità di gestire da remoto rubrica e agenda del proprio caro, conoscere in tempo reale la sua posizione e chiamarlo in vivavoce senza che esso debba necessariamente rispondere.
La piattaforma usufruisce di canali strategici a supporto della propria attività; oltre al proprio sito internet sono stati infatti sottoscritti accordi con Pharmaidea, il più grosso distributore farmaceutico italiano e Amazon. Numerose sono poi le sinergie con diverse piattaforme di welfare aziendale – come ad esempio Jointly, Welfare Hub (Intesa Sanpaolo), UBI Welfare e AON – e con le più grandi banche e assicurazioni con le quali si sta lavorando per inserire Famil.care tra i loro prodotti.