3 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Giovedì 29 gennaio è stato presentato a Tradate, in provincia di Varese, il nuovo progetto di welfare inter-aziendale eLAVOROeFAMIGLIA. Tra i promotori dell’iniziativa anche la Rete Giunca, prima rete d’impresa in Italia nata con l’obiettivo di condividere tra le aziende associate i servizi e le agevolazioni a favore dei dipendenti. Questa volta la Rete Giunca – costituita da undici imprese di diverse dimensioni operanti nel varesotto – si è unita a nuovi partner, pubblici e del mondo non-profit, per offrire un “format innovativo” di welfare ai lavoratori. Comuni, aziende profit, non profit e associazioni di volontariato si sono impegnate – a partire dal contributo economico di Regione Lombardia – a realizzare il progetto che consentirà ad oltre 3.000 famiglie della Provincia di accedere a servizi socio-sanitari di qualità a costi agevolati e di ricevere rimborsi.


Dalla costituzione della rete d’impresa all’adesione alla rete territoriale

Come già raccontato su questo sito, la Rete Giunca nasceva nell’ottobre del 2012 da dieci realtà manifatturiere del territorio varesotto – Chemisol Italia Srl, Viba Spa, Tioxide Europe Srl, Momentive Specialty Chemicals Italia Spa, Novartis Farma Spa, Sanofi-Aventis Spa, Lati Industria Termoplastici Spa, Bilcare Reasearch Srl, B.D.G. EL Srl, e TMC srl – per sviluppare e diffondere “comportamenti aziendali e intraziendali socialmente responsabili in materia di welfare e formazione” come strategia di miglioramento della competitività del territorio.

Dopo aver stipulato convenzioni con distributori della zona e aver promosso l’adesione delle imprese coinvolte al progetto WHP –Workplace Health Promotion (qui vi abbiamo presentato il primo, realizzato a Bergamo) Giunca ha aderito alla Rete Territoriale di Conciliazione costituita dalla capofila ASL di Varese nell’aprile 2014. Tra i firmatari dell’accordo di partenariato “per la valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione famiglia-lavoro e delle reti di imprese” siglato il 30 marzo 2014 compare infatti – insieme a Regione, Provincia, ASL, Ambiti Territoriali, Consigliera Provinciale di Parità, Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Varese, università e sigle sindacali – anche la Rete Giunca.


Il nuovo progetto eLAVOROeFAMIGLIA per la Provincia di Varese

Grazie all’opportunità di costituire Alleanze Locali per la presentazione di iniziative finanziabili nell’ambito della Rete Territoriale di Conciliazione, la Rete Giunca ha proposto – insieme agli Ambiti Territoriali di Tradate, Saronno e Sesto Calende – la realizzazione di eLAVOROeFAMIGLIA per offrire a tutti dipendenti delle organizzazioni aderenti e ai loro familiari agevolazioni e servizi per facilitare la conciliazione tra vita lavorativa e personale. Oltre 3000 famiglie della Provincia potranno usufruire, a seconda dei casi, di servizi a costi agevolati inferiori fino al 50% rispetto al prezzo di mercato e rimborsi fino a 1000 euro per la fruizione dei servizi.

Le aree di intervento del progetto sono dunque due. Da un lato, l’iniziativa aperta a tutti i dipendenti e valida fino a esaurimento delle risorse per la fruizione di svariati servizi per la cura dei figli ma anche di natura socio-sanitaria, come ad esempio babysitter a domicilio, prestazioni domiciliari ed ospedaliere, infermiere e fisioterapista, servizi di trasporto individuale, disbrigo pratiche e commissioni, e corsi estivi per bambini. Dall’altro, l’opportunità per chi tra i dipendenti dei 27 comuni della provincia, di Confcooperative Insubria, delle cooperative Amica Assistenza e Baobab, delle associazioni di volontariato Cesvov Varese, Corpo Volontari Ambulanza e SOS dei Laghi, e delle undici aziende oggi aderenti alla Rete Giunca stia vivendo una situazione di emergenza di ricevere un rimborso spese fino a 1000 euro a copertura di un massimo del 50% del costo sostenuto per l’acquisto di servizi di pre e post scuola materna e dell’infanzia, baby sitter e centri estivi, e per l’assistenza domiciliare e ospedaliera di familiari non autosufficienti. In questo caso, in aggiunta all’essere dipendente di una delle organizzazioni aderenti e avere un ISEE inferiore a 30.000 euro, i criteri per l’assegnazione del voucher di rimborso sono i seguenti:

– essere genitore in nucleo monoparentale con un figlio di meno di 3 anni;
– essere genitore legalmente separato da non più di tre mesi, con figli sotto i 10 anni;
– essere genitore con più di un figlio minorenne, di cui uno ricoverato in ospedale e bisognoso di assistenza;
– essere un lavoratore con genitore ricoverato in ospedale cui garantire assistenza.

Oltre a garantire un effettivo e consistente risparmio per i beneficiari, il progetto si contraddistingue per l’attenzione riservata alla qualità dei servizi offerti attraverso l’attività di selezione dei fornitori sul territorio, svolta grazie alla collaborazione di Confcooperative Insubria e altre cooperative sociali, che si sono messe a disposizione per “accompagnare” nella scelta dei fornitori, e del settore non-profit rappresentato dal Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Varese. Gli obiettivi principali dell’iniziativa – come ha raccontato Lucia Riboldi, Presidente della Rete Giunca – sono infatti sicuramente quello di facilitare la vita delle persone attraverso progetti innovativi di work-life balance, ma anche “attivare” un circolo virtuoso di sviluppo sociale ed economico sul territorio in un’ottica di sempre maggiore sinergia tra profit e non-profit.

Riferimenti

La storia della Rete GIUNCA

Il sito web di GIUNCA

Il progetto eLAVOROeFAMIGLIA

Il sito della ASL di Varese, capofila del progetto

La lista degli aderenti all’Alleanza di Conciliazione

 

Torna all’inizio