I wind days sono giornate in cui a Taranto il vento soffia più forte del solito, trasportando una polvere rossa che copre balconi, strade, parchi e tetti delle case. E fino all’anno scorso portavano alla chiusura delle scuole perché quella polvere rossa viene dall’ex Ilva, la più grande acciaieria d’Europa, ed è altamente inquinante e dannosa.
Il vento che soffia in città non è, però, solo un limite. Grazie alla progettazione di impianti eolici, ha un ruolo centrale nel piano per lo sviluppo di energia pulita. E, i fondi per la coesione europea sono importanti nella promozione della sostenibilità.
Come racconta Gaia Canestri su zai.net, “il sito governativo OpenCoesione ha monitorato 2,1 miliardi di fondi pubblici arrivati in città, di cui 1,7 miliardi di risorse di coesione”. Tra i principali ambiti di intervento troviamo i trasporti, il turismo, la ricerca, l’ambiente e il digitale. “Una parte ha finanziato anche progetti nel campo delle energie e tra questi troviamo anche un’iniziativa legata proprio all’eolico“.
L’articolo è parte del progetto A Brave New Europe – Next Generation, che tra i suoi temi approfondisce, appunto, anche quello delle energie rinnovabili.