L’abbandono delle aree interne (ne parlavamo qui) rappresenta una questione critica in tutta Italia. Il modello di sviluppo del nostro Paese ha favorito le pianure, le zone costiere e le città, causando il declino delle attività produttive e dei servizi essenziali nei comuni periferici. Questo squilibrio ha innescato un preoccupante processo di spopolamento di questi luoghi.
Il Molise, ad esempio, negli ultimi vent’anni ha visto la propria popolazione diminuire di oltre 30.000 persone, pari a circa il 10% dei residenti. Se questa tendenza non verrà contrastata, la regione rischia di perdere non solo abitanti, ma anche la propria cultura e le tradizioni locali, inclusa quella della minoranza linguistica croata, presente in tre località molisane.
Per affrontare questa situazione negli ultimi anni diversi cittadini e associazioni si sono impegnati a mantenere vivo il patrimonio culturale del Molise, anche grazie ai fondi della Politica di coesione dell’Unione Europea. Cecilia Fasciani racconta queste storie in un videoreportage su Internazionale.
Chi difende il patrimonio culturale del Molise
Cecilia Fasciani , Internazionale
A Brave New Europe (ABNE) è il progetto promosso da Slow News e Secondo Welfare, grazie al sostegno della Commissione UE, per aiutare cittadini e cittadine a conoscere meglio la Politica di coesione europea. Tra i partner della terza edizione – Voyager – ci sono Internazionale, Zai.net, Revue Dessinée Italia, Le Grand Continent e Radio Popolare. Vuoi rimanere informato sul progetto? Iscriviti alla newsletter! |