San Costantino Calabro, Jonadi e Francica sono tre piccoli paesi in provincia di Vibo Valentia in cui oltre alla scuola non c’è quasi nulla. Per i giovani mancano attività e luoghi di aggregazione e per certi versi proprio la scuola riesce a colmare il vuoto di proposte e occasioni di crescita.
Molte di queste poche sono realizzate grazie ai fondi dell’Unione Europea, come quelli stanziati per il ciclo di programmazione 2014-2020 nel settore “Istruzione e formazione” attraverso il Programma Operativo Nazionale del Miur “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”, che punta a creare un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità grazie alla politica di coesione UE.
“Non avremmo mai pensato che l’UE avesse aiutato proprio la nostra piccola scuola” racconta Luisa Vitale, Dirigente dell’istituto comprensivo di San Costantino, alla redazione di ZaiNet, spiegando come abbia scoperto che la politica di coesione europea serve a cercare di limitare le differenze tra territori e, quindi, aiutare anche le piccole scuole come la sua.
L’articolo di Zai.net è parte del progetto A Brave New Europe – Next Generation, che tra le altre cose si occupa di povertà educativa.