L’Elba, insieme ad altre isole minori italiane, è stata inclusa nella Strategia Nazionale Aree Interne (Snai) nel 2022, che ha messo in luce un importante declino demografico e una crescente necessità di interventi per migliorare i servizi sanitari e scolastici. Una delle sfide principali è il calo della natalità, passata da circa 250 nascite all’anno negli anni 2000 a sole 121 nel 2023.
L’isola ha vissuto un passato dominato dall’estrazione del ferro, un settore ora chiuso ma che si sta reinventando come attrazione turistica. Questo nuovo utilizzo delle miniere simboleggia la trasformazione dell’Elba, da un luogo periferico a una destinazione turistica sempre più attraente. I fondi europei per la Politica di coesione hanno sostenuto questo nuovo sviluppo dell’isola e del turismo, che rappresenta ora oltre il 40% del PIL isolano.
Al declino demografico dunque si sta provando a rispondere con una crescita legata a questo settore, grazie all’espansione di case, hotel e bed and breakfast. Questa trasformazione ha attirato nuovi residenti, tanto che oggi la metà della popolazione non è nata sull’isola.
Tuttavia, l’equilibrio tra la ricchezza generata dal turismo e le sue conseguenze sull’ambiente elbano è ancora da trovare. Questo nuovo, rapido sviluppo turistico potrebbe mettere a rischio la bellezza naturale e la biodiversità dell’isola se non gestito in modo sostenibile. Ne parla Alice Facchini su Slow News all’interno della serie “L’altra Elba” di ABNE.
Dalle miniere al turismo
Alice Facchini, Slow News
A Brave New Europe (ABNE) è il progetto promosso da Slow News e Secondo Welfare, grazie al sostegno della Commissione UE, per aiutare cittadini e cittadine a conoscere meglio la Politica di coesione europea. Tra i partner della terza edizione – Voyager – ci sono Internazionale, Zai.net, Revue Dessinée Italia, Le Grand Continent e Radio Popolare. Vuoi rimanere informato sul progetto? Iscriviti alla newsletter! |