Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina l’accoglienza delle persone che arrivano nel nostro Paese sembra funzionare con un doppio standard. Lo aveva descritto Eleonora Camilli nell’approfondimento per la scorsa stagione di A Brave New Europe e lo avevamo raccontato anche noi con Storie di accoglienza, il podcast sulle storie di alcune donne ucraine fuggite in Italia a causa del conflitto.
Sempre a partire da una storia personale, Camilli ha raccontato su Slow News dell’evoluzione dell’accoglienza in Unione Europea e“dei fondi della politica di coesione in favore dei rifugiati ucraini” che fino a gennaio 2023 erano a pari a “7,7 miliardi di euro“.
Lo ha fatto dialogando con Fedchyshyna, una giovane ucraina che, arrivata in Italia grazie alla sua conoscenza della nostra lingua, ha deciso di iniziare a lavorare per aiutare i suoi connazionali. Questo grazie a Help Ucraine, un’iniziativa di AVSI che Fondazione di Comunità Milano ha sostenuto con risorse del fondo solidale #MilanoAiutaUcraina creato con il Comune di Milano a pochi giorni dallo scoppio della guerra. Un esempio concreto di come cooperazione internazionale, organizzazioni filantropiche e enti locali possano lavorare insieme in un’ottica di secondo welfare.
L’articolo è parte del progetto A Brave New Europe – Next Generation, che tra i suoi temi parla anche di migrazioni.