Negli ultimi quindici anni, Biccari ha avviato diversi progetti per ripopolare il paese, coinvolgendo vari soggetti e rivolgendosi a diverse categorie di persone, compresi i nuovi abitanti. Tra le iniziative più rilevanti ci sono la cura del bosco, la creazione di servizi come la ludoteca e la biblioteca, e il recupero delle abitazioni, destinate all’affitto anche per famiglie a basso reddito. Questi interventi sono stati possibili grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale, le associazioni locali e la cooperativa di comunità.
A Biccari, il turismo è infatti parte di una strategia di sviluppo più ampia, che punta a integrare diversi settori, con un’attenzione particolare alla filiera produttiva locale. L’obiettivo è un modello di crescita che dia valore al turismo senza trascurare la sostenibilità economica e sociale del territorio.
Il dibattito non si riduce a una distinzione tra “buon” o “cattivo” turismo, ma piuttosto su come le politiche pubbliche ne influenzano l’impatto e la sostenibilità. Spesso, infatti, queste politiche tendono a dare priorità al turismo rispetto ad altre necessità, nelle strategie di crescita urbana, nei programmi di sviluppo locale rurale e nelle misure, tra cui quelle di coesione europea, che promuovono queste strategie. Ne parla Sarah Gainsforth su Slow News all’interno della serie “Biccari è in movimento” (di cui abbiamo raccontato anche qui) di ABNE.
Turismo, sviluppo e panchine giganti
Sarah Gainsforth, Slow News
A Brave New Europe (ABNE) è il progetto promosso da Slow News e Secondo Welfare, grazie al sostegno della Commissione UE, per aiutare cittadini e cittadine a conoscere meglio la Politica di coesione europea. Tra i partner della terza edizione – Voyager – ci sono Internazionale, Zai.net, Revue Dessinée Italia, Le Grand Continent e Radio Popolare. Vuoi rimanere informato sul progetto? Iscriviti alla newsletter! |