I piccoli Comuni italiani, come Biccari in Puglia, affrontano numerose difficoltà nella gestione amministrativa e nella fornitura di servizi essenziali. La scarsità di risorse e personale, aggravata da stipendi bassi e responsabilità elevate, complica ulteriormente la situazione. La burocrazia e i molteplici obblighi normativi aggiungono ulteriore pressione.
La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) ha promosso la collaborazione tra questi Comuni, permettendo loro di utilizzare efficacemente i Fondi di Coesione europei. Sui Monti Dauni, la SNAI ha facilitato la creazione di un piano d’azione comune focalizzato su ambiente, scuola, turismo sostenibile, mobilità e welfare. Questo approccio ha creato una governance territoriale condivisa, superando gli interessi particolari.
Con l’introduzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), invece, sembra essere tornata la competizione tra i Comuni, che minaccia il metodo cooperativo promosso dalla SNAI. I bandi del PNRR richiedono infatti ai Comuni di presentare progetti singolarmente, rischiando di vanificare il lavoro di collaborazione fatto finora e creando sovrapposizioni e mancanza di coordinamento. Ne parla Sarah Gainsforth su Slow News all’interno della serie “Biccari è in movimento” (di cui abbiamo raccontato anche qui) di ABNE.
Collaborare o competere?
Sarah Gainsforth, Slow News
A Brave New Europe (ABNE) è il progetto promosso da Slow News e Secondo Welfare, grazie al sostegno della Commissione UE, per aiutare cittadini e cittadine a conoscere meglio la Politica di coesione europea. Tra i partner della terza edizione – Voyager – ci sono Internazionale, Zai.net, Revue Dessinée Italia, Le Grand Continent e Radio Popolare. Vuoi rimanere informato sul progetto? Iscriviti alla newsletter! |