A Torino e Venezia i fondi della politica di coesione dell’Unione Europea sono stati usati per garantire una migliore conciliazione vita-lavoro a libere professioniste, lavoratori e lavoratrici di piccole aziende ed enti del terzo settore. Categorie che, solitamente, faticano a godere dei benefici di smart working e welfare aziendale.
Lidia Baratta ha intervistato Alessandro Prandi, responsabile progetti e sviluppo di Vol.To, il Centro servizi per volontariato di Torino, che nel 2020 ha vinto il bando We.Ca.re – Welfare Cantiere Regionale del Piemonte. L’iniziativa è stata finanziata attraverso le risorse del Fondo sociale europeo e ha consentito di avviare la sperimentazione di nuove forme di lavoro agile.
L’articolo è parte del progetto A Brave New Europe – Next Generation, che tra i suoi temi parla, appunto, anche quello del welfare aziendale.