Contro il gioco d’azzardo patologico negli anni sono nate diverse iniziative volte alla prevenzione e al contrasto della dipendenza, oltre che al trattamento e al recupero delle persone che ne sono affette e al supporto delle loro famiglie.
Un esempio è la Casa del giovane, fondata a Pavia nel 1971 da don Enzo Boschetti. Nata come centro per accogliere ragazzi con disagio e problemi di tossicodipendenza, oggi è un complesso che mette insieme dieci strutture residenziali, cinque centri diurni, cinque laboratori di avvicinamento al lavoro e una serie di spazi aperti alla città. Al centro esistono anche diversi percorsi per i giocatori patologici: ambulatoriale con sedute di psicoterapia e incontri del gruppo di auto-mutuo-aiuto, un sostegno alle famiglie e un supporto legale in casi di problemi finanziari.
Lo racconta Alice Facchini con un reportage su L’Essenziale che approfondisce il fenomeno del gioco patologico in relazione a una categoria ben precisa particolarmente esposta al fenomeno: gli anziani. L’articolo è parte del progetto A Brave New Europe – Next Generation che, tra le altre cose, si occupa anche della cura degli anziani.