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Opinioni

Una maggiore conoscenza finanziaria può aiutare le famiglie a prevenire la vulnerabilità e il rischio di esclusione, ma non basta. Serve un reddito che permetta di avere condizioni di vita degne e che consenta alle famiglie di accantonare risorse, così da poterle utilizzare al meglio, con competenza finanziaria, per il proprio benessere.
Bilanciare vita e lavoro è un bisogno sempre più avvertito ma ancora molto difficile da soddisfare adeguatamente in Italia. A tratti sembra qualcosa di raro ed eccezionale, soprattutto per alcune categorie.
Ispirate da esperienze internazionali come quella della Equitable Evaluation Initiative, oggi anche le pratiche di valutazione degli interventi sostenuti dagli enti filantropici stanno sviluppando una maggiore sensibilità ai temi dell’equità e della giustizia sociale. Di seguito alcune riflessioni che saranno approfondite da un rapporto di prossima pubblicazione curato da Secondo Welfare.
Con l’attribuzione del lavoro produttivo agli uomini e di quello riproduttivo alle donne, la società ha “risolto” il problema della cura scaricandolo quasi completamente sulle donne, ingabbiate in un ruolo che sin da piccole le mortifica e le opprime. Ma cambiare si può e dipende molto anche dagli uomini, oltre che dalle leggi.
Come funziona una “scuola senza voto”? Perché un professore dovrebbe valutare attraverso dei riscontri descrittivi? E, soprattutto, questo metodo funziona? Tre docenti hanno risposto a queste e altre domande, sfatando alcuni miti legati alla valutazione educativa
Su Rivista Solidea, Caterina Cortese della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora affronta il delicato tema del diritto alla salute per le persone senza dimora e analizza la recente proposta di legge che vuole affrontarlo.