La Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo ha approvato il documento programmatico con il quale sono stati definiti budget e indicazioni per sviluppare le iniziative nel corso del 2016. Come si evince dal documento, le risorse per le attività filantropiche non solo non subiranno ridimensionamenti, ma saranno addirittura aumentate. Oltre 152 milioni di euro, infatti, verranno destinati al sostegno di progetti di enti non profit nel campo dell’arte e della cultura, per le attività nel settore ambientale, per il sociale e per la ricerca scientifica. Delle risorse complessivamente stanziate, 45.4 milioni di euro saranno destinati al sostegno del settore servizi alla persona e volontariato.
Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, ha sottolineato come le attività della Fondazione per il 2016 si inseriscano "nel solco della continuità" senza tra l’altro ridurre le risorse per l’attività filantropica. "Abbiamo anzi un margine di incremento, rispetto alla base di 150 milioni annui che ci siamo dati come obiettivo; ma siamo consapevoli che non solo la quantità delle risorse è importante, ma anche il modo con cui esse vengono destinate ai progetti". Proprio sulla modalità d’implementazione delle attività si profila un’interessante novità: per il prossimo anno fondazione Cariplo intende realizzare quattro grandi programmi intersettoriali che attivino risorse e competenze trasversali della fondazione su iniziative che si propongono di fare innovazione ed avere forte impatto sociale. "In passato abbiamo già dato vita a programmi di questo tipo" ha ricordato Guzzetti "con l’housing sociale, i distretti culturali, per i progetti a sostegno del welfare di comunità, ad esempio, per il quale nel 2016 metteremo a disposizione altri 10 milioni di euro, ma mai avevamo affrontato le questioni creando task force che coinvolgessero più aree sullo stesso tema.
– Periferie sociali sarà una grande iniziativa che punta a migliorare la qualità della vita nelle periferie attraverso la riqualificazione urbanistica-architettonica-ambientale, il rafforzamento della coesione sociale in zone degradate, lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale e culturale, una grande attenzione ai beni comuni e all’ambiente;
– (De)centrando mira a riattivare le aree interne, in particolar modo quelle montane, caratterizzate da spopolamento e abbandono, attraverso azioni di potenziamento e innovazione delle filiere tipiche delle aree interne (agricoltura, allevamento, turismo) per facilitare la creazione di nuova occupazione, principalmente giovanile, passando per la ricostituzione delle identità culturali locali, la prevenzione del rischio idreogeologico, il miglioramento della qualità della vita;
– Jobfactory intende creare un hub che, a partire da un luogo fisico, attraverso la rete di Fondazione Cariplo contribuisca a creare occupazione per i giovani facilitando l’incontro di saperi tra PMI e grandi aziende, imprese sociali, imprese culturali, scuole, università, enti di formazione, fablab, incubatori/acceleratori.
– Innovazione sociale capacity biulding del terzo settore e Impact investing: se efficacemente sostenuti, il terzo settore e i nuovi soggetti che si affacciano nel campo dell’imprenditoria sociale potrebbero promuovere un processo di ammodernamento e innovazione. La finanza sociale/ impact investing potrebbe supportare un ecosistema di imprenditoria sociale fortemente orientata all’innovazione applicata ai campi di welfare, cultura e ambiente.
Confermata la massima attenzione della Fondazione su giovani e occupazione. Negli ultimi anni le attività filantropiche realizzate da Cariplo ha infatti dimostrato di saper generare anche opportunità di lavoro per i giovani, migliaia ogni anno, e come ha confermato lo stesso Guzzetti "vogliamo continuare su questa strada". In questo alveo si collocano ad esempio Green Jobs, che si occupa di orientamento, formazione all’autoimprenditorialità green e alternanza scuola lavoro di giovani studenti (obiettivo è l’attivazione di 150 tirocini extracurriculari) e progetto NEETwork, che contribuirà all’attivazione di giovani, dai 18 ai 24 anni, con scarsa scolarizzazione sta attivando 1.000 tirocini retribuiti. O ancora Startup Revolutionary Road, che in collaborazione con Microsoft e Fondazione Filarete ha raggiunto finora oltre 60.000 giovani con attività di training, formando oltre 8.000 giovani durante le Startup School facendo nascere più di 300 startup e ha oltre 3500 occasioni di lavoro. I 6 distretti culturali realizzati in Lombardia hanno visto impegnati 3000 imprese e professionisti.