Il 20° secolo ha lasciato in eredità al Vecchio Continente due grandi invenzioni: il Welfare State e l’Unione Europea. Il primo ha acquisito un ruolo essenziale in termini economici, politici e sociali; la seconda – e in particolare l’Unione economica e monetaria – si è rivelata altrettanto importante per la crescita, l’occupazione e la stabilità macro-economica. Tuttavia, il rapporto tra queste due sfere risulta afflitto da diverse tensioni irrisolte – notevolmente aggravate dalla recente crisi economica – che meriterebbero di essere indagate dal punto di vista teorico ed empirico, in modo da identificarne le radici genetiche, le oscillazioni temporali, le possibili soluzioni istituzionali e le precondizioni politiche.
E’ da questo presupposto che parte REScEU – Reconciling Economic and Social Europe: the role of ideas, values and politics, progetto promosso dal Centro Einaudi di Torino e dall’Università degli Studi di Milano grazie al sostegno economico del Consiglio europeo della ricerca (ERC). REScEU, rielaborando alcune intuizioni di Max Weber sul rapporto tra valori, idee e politica, si concentrerà sulle dinamiche intellettuali e politiche alla base dei moderni sistemi di welfare e del processo di integrazione europea, con l’obiettivo di elaborare un nuovo quadro in grado di connettere questi tre elementi nella spiegazione del cambiamento in atto. Attraverso un approccio multidisciplinare (scienze politiche, sociologia, filosofia politica, analisi politica, diritto ed economia), il progetto cercherà infatti di ricostruire la logica di alcuni importanti momenti del passato (come la crisi del 1970, gli anni tra i Trattati di Amsterdam e Lisbona, la crisi del 2008) e le prospettive per il futuro.
Due in particolare sono le questioni che vuole affrontare REScEU: quando, come e perché l’iniziale "affinità elettiva" tra le due sfere ha iniziato a indebolirsi? E, soprattutto, in che modo è possibile realizzare una "riconciliazione" tra queste due dimensioni? Dopo un anno di lavori prepartori il progetto entra ora nel vivo per cercare di rispondere a queste domande. Da poche ore è infatti online il sito www.resceu.eu, che permetterà di rendere noto e dare visibilità a un lavoro di ricerca complesso, che tuttavia si profila di grade interesse.
Riferimenti