Il governo italiano sembra intenzionato a destinare 10 milioni di euro nella prossima Legge di Bilancio per il rifinanziamento del bonus psicologo, un’iniziativa introdotta nel 2022 e confermata come misura strutturale lo scorso anno.
In breve, il bonus psicologo è un’erogazione monetaria erogabile una volta all’anno e destinata ai residenti in Italia con un ISEE inferiore ai 50.000 euro per accedere a cure psicologiche. Pensato per sostenere le persone più fragili, il numero delle richieste ha superato di gran lunga la disponibilità dei fondi, con 400.000 domande per un beneficio che ha visto stanziamenti in continuo cambiamento: inizialmente fissato a 25 milioni di euro, ridotto a 5 e successivamente a 8 milioni, solo grazie all’opposizione è stato elevato a 10 milioni, una cifra comunque considerata insufficiente. E per continuare a essere erogato avrebbe bisogno di ulteriori risorse.
La misura appare importate anche e soprattutto alla luce dell‘aumento delle problematiche di salute mentale tra i giovani e dell’importanza crescente del tema nel dibattito pubblico italiano, come il nostro laboratorio sta segnalando da tempo attraverso i nostri approfondimenti sulla salute mentale.
Il rifinanziamento del bonus psicologo si inserisce in un quadro più ampio di discussioni sulla sanità pubblica in Italia. In questo contesto, la Manovra per il 2025 prevede la ricerca di 2 miliardi di euro da destinare al comparto sanitario, con l’obiettivo di garantire un rilancio consistente e una riforma coraggiosa del sistema. La sfida sarà quella di trovare risorse adeguate a rispondere alle esigenze crescenti della popolazione e garantire un sistema sanitario pubblico più robusto e equo.