Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) ha sollevato significative preoccupazioni riguardo alla recente approvazione del cosiddetto decreto “svuotacarceri”. Secondo il Cnca, c0me riporta Redattore Sociale. il provvedimento è carente su vari fronti, cita strutture di accoglienza non ben definite, ignora i problemi burocratici del sistema giudiziario e non preveden nuove assunzioni per il personale educativo negli istituti di pena.
In particolare, un punto controverso del provvedimento è l’articolo 8, che prevede l’istituzione di un elenco di strutture residenziali per il reinserimento sociale dei detenuti adulti. Il Cnca ha espresso perplessità sulla natura di queste strutture, temendo che possano diventare nuove entità fuori dal sistema attuale di accreditamento. Queste potrebbero trasformarsi in micro-carceri private per tossicodipendenti e persone con problemi psichiatrici, una soluzione che il Cnca considera inaccettabile.
Secondo il Cnca, è evidente che il decreto “svuotacarceri” non affronta adeguatamente le reali necessità del sistema penitenziario e propone dunque interventi più mirati e strutturati per risolvere il problema del sovraffollamento e migliorare l’efficacia del sistema giudiziario italiano.