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Welfare aziendale: riflessioni e nuove prospettive, da fare insieme

È il tema dell’ultimo numero della collana “Quaderni del Salone” promosso da Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Tra i contributi, segnaliamo quello di Franca Maino, Direttrice Scientifica di Percorsi di secondo welfare e professoressa dell’Università degli Studi di Milano.

“I Quaderni del Salone” sono una nuova collana del  Salone della CSR e dell’innovazione sociale, ideata per approfondire diverse tematiche legate alla sostenibilità e alla transizione ecologica.

Il secondo numero del 2024 intitolato “Welfare aziendale, strumento di crescita per persone, imprese e territori”, si concentra sull’importanza del welfare aziendale nelle strategie di sostenibilità delle imprese. Il volume evidenzia come il benessere dei collaboratori sia diventato un obiettivo primario, andando oltre le tradizionali attività di welfare come incentivi e agevolazioni. Le aziende, infatti, stanno ampliando le loro iniziative per soddisfare bisogni immateriali, dimostrando come il welfare aziendale possa essere un potente strumento di crescita non solo per i dipendenti, ma anche per le imprese e i territori in cui operano.

Tra i contributi segnaliamo l’articolo “Un welfare dal futuro incerto: agire insieme per contribuire al suo rinnovamento” di Franca Maino, Direttrice Scientifica di Percorsi di secondo welfare e professoressa dell’Università degli Studi di Milano. Nell’articolo viene analizzato il welfare aziendale alla luce della crisi pandemica del 2020-2021 e delle conseguenti crisi globali e nazionali, sottolineando come il Covid-19 abbia fatto emergere le fragilità dei sistemi di welfare esistenti, spingendo verso una riflessione sulle modalità di intervento e di innovazione.

In un contesto di incertezza e cambiamento, Maino promuove l’idea di “agire insieme” (concetto al centro del Sesto Rapporto sul secondo welfare) come strategia fondamentale per il rinnovamento del welfare aziendale. Attraverso un approccio collaborativo basato sugli strumenti della coprogrammazione e della coprogettazione è infatti possibile coinvolgere attivamente tutte le parti interessate, favorendo la condivisione di conoscenze, risorse e buone pratiche.

 

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Foto di copertina: Fauxels, pexels.com