Viviamo un tempo di transizione dove la crisi, destrutturando l’identità, ha introdotto la precarietà in tutte gli aspetti del vivere quotidiano. L’approdo ad una crescita stabile e strutturale richiede pertanto la capacità di attrezzare le donne e gli uomini a vivere questa fase investendo nel loro capitale formativo. Di qui il richiamo ad una nuova economia che abbia come obiettivo la promozione del benessere umano e della crescita.
La (dis)occupazione femminile? Ora tocca alle aziende: servono formazione e welfare per le lavoratrici
Giovanna Martelli, La 27ªOra, 4 aprile 2015