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Una residenza collaborativa per la longevità: ecco come sarà la nuova Villa Mater

Il progetto ideato dallo studio R3architetti è stato selezionato come vincitore del concorso internazionale di progettazione per il recupero e la rifunzionalizzazione del complesso di Rivoli, in provincia di Torino
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Il raggruppamento R3architetti è stato proclamato vincitore del Concorso internazionale “Abitare Villa Mater” indetto da Fondazione Ufficio Pio insieme a Fondazione Compagnia di San Paolo e a Fondazione per l’Architettura/Torino. L’obiettivo del concorso, di cui vi avevamo parlato qui, è la realizzazione di un nuovo modello di residenzialità per la longevità, rifunzionalizzando il complesso immobiliare ottocentesco di Villa Mater a Rivoli, in provincia di Torino, che per anni è stata una casa di riposo.

La Commissione giudicatrice, presieduta dall’architetto Massimo Alvisi, ha elogiato la proposta vincitrice per la sua capacità di rispondere alle richieste progettuali, valorizzando l’identità storica di Villa Mater e inserendo elementi architettonici innovativi.

L’Ufficio Pio investirà oltre 4 milioni di euro per trasformare il complesso in disuso in un presidio comunitario dedicato alla longevità attiva per persone over 60. Il nuovo presidio residenziale offrirà soluzioni abitative innovative e spazi per favorire la socialità. In particolare, la futura struttura incorporerà varie aree suddivise tra unità abitative autonome in locazione, spazi e servizi per incoraggiare la socialità tra i residenti, ma anche un parco e spazi aperti al pubblico per favorire l’interazione sociale a scala di quartiere, insediando anche funzioni commerciali – quali ad esempio attività di ristorazione, caffetteria, foresteria – e una animazione sociale e culturale.

La Fondazione Compagnia di San Paolo, coinvolta nell’iniziativa, vede nell’invecchiamento attivo una sfida e un’opportunità, impegnandosi a sostenere le comunità e le reti di prossimità per migliorare il benessere degli anziani. Il progetto selezionato va, appunto, in questa direzione.

Franca Maino, membro della commissione giudicatrice e Presidente della Fondazione Ufficio Pio (nonchè direttrice scientifica del Laboratorio Percorsi di secondo welfare), ha descritto Villa Mater come una residenza collaborativa per la longevitàche sarà resa possibile da un modello innovativo che mira a mitigare la solitudine e l’esclusione sociale legate all’avanzare dell’età. Per questo la struttura si rivolgerà a persone ultrasessantenni desiderose di vivere in un contesto abitativo adatto alle loro esigenze, stimolando nuove opportunità di impiego del tempo e attività di impegno culturale e sociale.

 

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