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La Regione Toscana punta sulla diffusione di piani di welfare aziendale e delle iniziative di conciliazione vita-lavoro per rafforzare la promozione della parità di genere e dell’occupazione femminile. Per farlo utilizzerà le risorse del Fondo sociale europeo plus 2021/2027, mettendo in campo due azioni coordinate rivolte a datrici e datori di lavoro. Da un lato un bando da oltre 7,5 milioni di euro per il finanziamento di piani di welfare e altre misure per la conciliazione vita-lavoro, inserito tra le operazioni di importanza strategica del Pr Fse+. Dall’altro il progetto VLT– Vita Lavoro Toscana, un intervento di comunicazione e animazione territoriale che si svilupperà su tutta la regione.

Le due misure sono state presentate nella sede della Regione dall’Assessora al lavoro Alessandra Nardini e da Laura Simoncini, segretaria di Confartigianato Imprese Toscana, soggetto capofila di VLT, realizzato in partenariato con altre realtà datoriali e sindacali.

L’obiettivo di queste azioni è incoraggiare l’introduzione di soluzioni innovative di welfare per l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro lavoro all’interno dei contesti occupazionali in modo da contribuire a una più equa redistribuzione del carico di cura all’interno della coppia. In tal modo si punta a favorire la presenza delle donne in azienda e, di conseguenza, le loro opportunità di carriera, sostenendo in particolare misure dirette sia a lavoratrici e lavoratori working carers, cioè persone che pur lavorando assistono familiari bisognosi di cure.

Il bando su welfare aziendale e conciliazione

Nello specifico il bando, già aperto da alcune settimane, sosterrà piani di welfare per la conciliazione vita-lavoro elaborati dalle organizzazioni toscane attraverso un contributo massimo di 25.000 euro. Potranno accedere ai contributi imprese, enti, associazioni, liberi professionisti e in generale tutte le datrici e tutti i datori di lavoro con almeno una/un dipendente e con sede legale e/o unità operativa interessata dal piano di welfare localizzata in Toscana.

Le misure oggetto dei piani sono destinate a lavoratrici e lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato, con contratto di somministrazione, con contratto di apprendistato; soci di cooperative; collaboratrici e collaboratori coordinati e continuativi; tirocinanti. Sono invece esclusi i membri di consigli di amministrazione che non svolgono attività lavorativa nell’impresa e titolari di impresa.

I progetti potranno richiedere il finanziamento di 3 tipologie di azioni:

  • definizione del Piano di welfare di conciliazione, alla luce delle caratteristiche e delle necessità espresse dalle lavoratrici e lavoratori;
  • attuazione delle misure previste dal Piano, che potranno prevedere misure di flessibilità oraria e/o organizzativa, servizi di welfare di conciliazione per la cura o l’assistenza ad anziani o familiari non autosufficienti o per l’educazione e istruzione dei figli o a supporto dell’organizzazione familiare, anche in forma indiretta attraverso un “credito welfare” (buoni acquisto, rimborso spese, etc.);
  • finanziamenti per la costituzione di una rete di welfare territoriale o inter-aziendale tra piccole e medie imprese.

In particolare, il bando sosterrà piani che prevedono misure di welfare a supporto dell’organizzazione familiare: dalla flessibilità oraria e organizzativa, al supporto ai caregiver, fino ai servizi per la cura o l’assistenza di figli, anziani, familiari non autosufficienti.

L’iniziativa ha una dotazione finanziaria di 7.571.000 euro valevole per il triennio 2023-2025.

Il progetto Vita Lavoro Toscana

Il progetto VLT- Vita Lavoro Toscana intende invece favorire la parità di genere e promuovere una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro tramite l’attuazione di iniziative sull’intero territorio regionale volte a:

  • sensibilizzare le aziende e i territori sul tema della conciliazione vita-lavoro e sull’importanza delle politiche di welfare aziendale per sostenere le necessità di cura familiare dei lavoratori;
  • avviare un processo di partecipazione e di confronto, che coinvolga imprese, soggetti del Terzo Settorelavoratori autonomi, liberi professionisti, nonché le Amministrazioni Pubbliche locali per la creazione di reti di welfare territoriale per la conciliazione.

Vita Lavoro Toscana avrò una durata di 12 mesi, da dicembre 2023 a dicembre 2024 e prevede attività di:

  • ricognizione e diffusione di buone pratiche;
  • ricognizione sui bisogni in tema di conciliazione vita-lavoro;
  • eventi informativi in materia di welfare aziendale;
  • laboratori territoriali e promozione di sistemi di rete territoriale di conciliazione vita lavoro;
  • comunicazione del progetto VLT.

Il progetto VLT sarà realizzato da Confartigianato Imprese Toscana (capofila) insieme a CNA Toscana, Confindustria Toscana, Confcommercio Toscana, CIA Toscana, Confcooperative Toscana, AGCI Toscana e Cgil Toscana. Il progetto vede inoltre il coinvolgimento di 5 partner supporter: Cisl Toscana, Uil Toscana, Coldiretti Toscana, Confapi Toscana, Confesercenti Toscana.

 

 

Foto di copertina: L'assessora Nardini e i partner del progetto VLT. Fonte: ToscanaNotizie