Il primo decreto attuativo del Jobs act ha visto la luce la vigilia di Natale. Il prossimo venerdì 20 febbraio andranno in Consiglio dei Ministri i decreti sul riordino delle forme contrattuali e sugli ammortizzatori sociali. Solo uno manca all’appello: quello sulla conciliazione famiglia e lavoro.
I temi che riguardano la conciliazione famiglia-lavoro la fanno spesso da Cenerentola. Ora in realtà al Ministero del Lavoro qualcosa si sta muovendo, e proprio col Jobs Act potrebbe aprirsi una finestra di opportunità per recuperare il terreno perso in questi anni di crisi sui temi del work life balance.
In primo luogo sarebbe bello se l’occasione non andasse (ancora) sprecata, ma sarebbe anche utile avere conferme sui tempi. E ancora di più sapere che ci sono risorse adeguate a disposizione. Perché per introdurre sgravi, congedi, flessibilità di vario tipo servono fondi. La cui spesa potrebbe essere ben ripagata da una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Un risultato che ci chiedono un po’ tutti, dal Fondo monetario internazionale alla Ue.
Jobs act: il governo non dimentichi il decreto sulla conciliazione
Rita Querzè, La 27ª Ora, 16 febbraio 2015