Lo Studio 2W “Innovazione digitale della didattica e inclusione sociale: i primi esiti del progetto Nova Schol@” fissa le prime evidenze emerse nel corso di una ricerca sostenuta da Bolton Hope Foundation e volta a identificare se e come le tecnologie digitali favoriscano l’inclusione sociale di chi oggi frequenta la scuola italiana. Il documento, scritto da Chiara Agostini, Ester Bonomi, Chiara Lodi Rizzini e Eleonora De Stefanis, fissa i principali elementi emersi, che saranno approfonditi in un volume che sarà pubblicato nella primavera del 2024.
Il tema
Nella prima parte del 2022, attraverso la serie giornalistica Oltre la Dad, Percorsi di secondo welfare si interrogò sul ruolo della digitalizzazione nell’evoluzione della didattica delle scuole italiane dentro e, appunto, oltre l’emergenza pandemica. Intorno alle riflessioni proposte nella serie si sviluppò un certo dibattito tra la community del Laboratorio, in particolare sugli aspetti legati all’esclusione dei giovani più fragili causata dalla didattica a distanza.
In questo quadro si è collocato il confronto con Bolton Hope Foundation, ente filantropico che si occupa di education, che volle approfondire in maniera sistematica quanto emerso dall’indagine giornalistica di Secondo Welfare. Da qui è nato il progetto Nova Schol@ – Innovazione digitale della didattica per l’inclusione sociale, che si propone di indagare se l’innovazione della didattica, supportata dal ricorso alle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, possa aiutare a promuovere il benessere e l’inclusione sociale di ragazze e ragazzi. Dentro e fuori la scuola.
La ricerca
Nel corso dell’anno scolastico 2022/2023, un team multidisciplinare di Percorsi di secondo welfare ha affrontato questo tema approfondendo le ricadute che l’innovazione didattica realizzata grazie al digitale può avere in termini di benessere e inclusione sociale di studenti e studentesse. Lo si è fatto indagando la capacità del digitale di veicolare l’innovazione, concentrandosi sia sui fattori interni che su quelli esterni alle scuole.
I primi sono stati analizzati prevalentemente attraverso l’analisi documentale e della letteratura, guardando in particolare alle politiche nazionali ed europee che regolano e influenzano la digitalizzazione della didattica.
I secondi sono stati invece oggetto di una ricerca sul campo realizzata attraverso focus group e survey – rivolte prevalente agli studenti – in gruppi di scuole selezionate e ricorrendo all’analisi dei dati INVALSI. I risultati completi di Nova Schol@ saranno pubblicati integralmente nella primavera del 2024 in un volume che permetterà di rispondere a molte domande sul ruolo del digitale nella scuola italiana.
I contenuti
In attesa che questo avvenga, il gruppo di ricerca del progetto ha voluto fissare alcuni dei punti approfonditi nello Studio attraverso quattro articoli, pubblicati nel mese di novembre anche sul portale di Secondo Welfare.
Didattica e digitale: un nuovo paradigma
Il primo, scritto da Ester Bonomi e Eleonora De Stefanis, analizza il rapporto tra didattica e digitale ripercorrendone l’evoluzione dal periodo pre-pandemico fino ai nuovi orizzonti aperti dalle intelligenze artificiali, passando ovviamente per l’accelerazione causata dal Covid-19; una riflessione su un cambio di paradigma in atto che richiede accorgimenti che riguardano le istituzioni scolastiche, i docenti, gli studenti e le loro famiglie.
Come è regolato il digitale nella scuola
Il secondo, delle stesse autrici, analizza le principali politiche italiane ed europee che influenzano la digitalizzazione del nostro sistema scolastico; alla luce di un paradigma in mutamento, l’articolo analizza come sia possibile creare una cornice adeguata per non lasciare indietro nessuno.
Sfruttare il potenziale dei dati
Il terzo contributo, a firma di Chiara Lodi Rizzini, propone una riflessione sui dati INVALSI; le informazioni raccolte durante le Prove annuali, spiega l’autrice, sono spesso oggetto di dibattiti riguardanti i punteggi degli studenti, mentre restano nell’ombra tanti dati che permetterebbero di conoscere e valutare aspetti importanti per migliorare la nostra scuola.
Verso il volume di Nova Schol@
Da ultima, Chiara Agostini ripercorre domande, metodologia e percorso della ricerca realizzata, anticipando alcuni degli elementi più interessanti emersi nel corso del progetto che, come detto, saranno approfonditi integralmente nel volume in uscita il prossimo anno.