OsservaBiella – Osservatorio territoriale del Biellese è il progetto promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per conoscere e monitorare i bisogni della comunità e attivare progettualità condivise finalizzate alla crescita e allo sviluppo del Biellese. Coordinato fin dalla sua nascita (2020) da Percorsi di secondo welfare, l’Osservatorio è oggi un valido strumento di analisi e pianificazione territoriale condivisa che permette alla Fondazione e agli enti partner del progetto di avviare tavoli di coprogettazione specifici sui principali bisogni territoriali emergenti, avviando ove opportuno progettualità dedicate.
L’Osservatorio si muove da sempre secondo due principi cardine: l’attenzione al protagonismo degli attori locali e la coerenza con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Nella pratica, grazie a un ampio e complesso lavoro che vede coinvolti 37 enti territoriali pubblici e privati, l’Osservatorio raccoglie dati in modo continuativo per alimentare circa 170 indicatori condivisi utili a descrivere il territorio biellese. Sulla base di queste informazioni ogni anno vengono realizzati un Rapporto annuale, che sintetizza i dati raccolti, e un approfondimento quali-quantitativo su un tema ritenuto particolarmente urgente e rilevante (nel 2021 fu l’occupazione femminile; nel 2022 i giovani).
L’11 ottobre a Biella presso Palazzo Gromo Losa si è svolta la presentazione del Rapporto 2023, curato da Celestina Valeria De Tommaso, Franca Maino e Sara Diritti, e dell’approfondimento tematico intitolato “Anziani fragili e non autosufficienti nel Biellese: sfide e opportunità tra tradizione e innovazione“, scritto da Anastasia Rita Guarna e Franca Maino.
Il valore di OsservaBiella
Aprendo l’evento Michele Colombo, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, ha spiegato che “OsservaBiella è una leva per creare sinergie di prossimità e capacitanti” e che “prima della coprogettazione serve la coprogrammazione per definire le grandi sfide territoriali” ma anche “i cambiamenti che desideriamo”. Per questo “grazie all’analisi dei dati e alla messa a fuoco di obiettivi strategici comuni, anche il lavoro di predisposizione del documento pluriennale della Fondazione vuole andare in questa direzione grazie a un processo di collaborazione plurale e di innovazione sociale”.
A fargli eco il Segretario Generale Andrea Quaregna, che ha ricordato come “OsservaBiella è un cantiere aperto e una banca dati dinamica, ma è anche stato e sarà uno strumento importante per le azioni di coprogettazione della Fondazione” che ha già permesso di “attivare processi collaborativi in cui la dimensione relazionale genera valore per la comunità di riferimento, come ad esempio è avvenuto con il progetto Want to BI dedicato ai giovani” le cui fragilità e vulnerabilità sono evidenziate proprio con l’approfondimento di OsservaBiella dello scorso anno.
Come spiegato nel corso dell’evento, OsservaBiella si distingue dunque per essere una “rete straordinaria e un modello di lavoro innovativo, capace di partire dai dati per incidere sulla programmazione territoriale in modo puntuale e tempestivo” e al contempo per riuscire a contribuire alla coesione territoriale “offrendo occasioni costanti di incontro tra tutti gli stakeholder pubblici e privati, i quali si sono confrontati sulle tematiche affrontate e, in alcuni casi, fornito dati utili per l’attività di ricerca che sono stati affiancati alle informazioni fornite dagli istituti statistici e di ricerca europei, nazionali e regionali“.
I risultati del lavoro svolto
Franca Maino, direttrice di Percorsi di secondo welfare, ha spiegato che “durante l’anno sono stati svolti periodici incontri con gli stakeholder locali” che hanno permesso “di selezionare gli indicatori territoriali utili alla stesura del rapporto annuale e aggiornare i dati volti a fornire una panoramica del contesto biellese e delle sfide che questo è chiamato ad affrontare”, ma anche di permettere agli attori locali coinvolti di individuare il tema “avvertito come più urgente per il territorio“.
Come detto, questo tema nel 2023 è stato quello degli anziani fragili e non autosufficienti, approfondito attraverso un’analisi territoriale quali-quantitativa che propone: un inquadramento demografico, un approfondimento sui servizi per gli anziani erogati, un’analisi dei percorsi più innovativi realizzati e riflessioni emerse da interviste e focus group con gli stakeholder di riferimento.
“A tre anni dalla nascita di Osservabiella entrambi i Rapporti testimoniano il crescente investimento degli attori locali verso la condivisione di dati e indicatori per arrivare ad una lettura condivisa dei bisogni territoriali e investire sulla coprogettazione delle risposte” ha aggiunto Maino.
Il confronto sui temi degli anziani
L’evento si è concluso con una tavola intitolata “Gli anziani nel Biellese”, dedicata a commentare proprio alcuni degli spunti emergenti dai citati lavori di analisi.
Hanno partecipato Franca Maino (Università degli Studi di Milano), Valeria Cappellato (Università degli Studi di Torino), Isabella Scaramuzzi (Città di Biella) e Paola Garbella (Fondazione Cassa di Risparmio di Biella / Fondazione Cerino Zegna). L’vento è stato moderato Marta Maglioli della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.