Il 12 giugno a Milano, presso la sede del Consiglio regionale della Lombardia di Palazzo Pirelli, si è svolto il convegno “Legge delega per la non autosufficienza. Cosa c’è, cosa manca?” in cui si è discusso della riforma dell’assistenza agli anziani che entro gennaio 2024 dovrà essere implementata a partire dai contenuti della Legge delega approvata nel marzo scorso.
L’incontro, organizzato dai sindacati Cisl Lombardia, Fnp Lombardia e Fp Lombardia, ha visto la partecipazione di Roberta Vaia, segretaria regionale Cisl Lombardia, Valeria De Tommaso, ricercatrice di Percorsi di secondo welfare, monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana presso il Ministero della Salute, Pietro Cantoni, Dipartimento welfare Fnp Lombardia, e Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia.
A seguire si è svolta una tavola rotonda, moderata dal segretario generale della Cisl Lombardia Ugo Duci, a cui hanno partecipato Giovanni Pavesi, Direttore Generale Welfare di Regione Lombardia, Emilio Didonè, Segretario Generale della Fnp Cisl, e Angela Cremaschini, Segretaria Generale Fp Cisl Lombardia. Le conclusioni sono state affidate a Andrea Cuccello, segretario nazionale della Cisl.
Di seguito vi riportiamo i passaggi più interessanti emersi nel corso dell’evento.
L’impegno del sindacato per il diritto alla fragilità
Il convengo è stato aperto da Roberta Vaia, segretaria regionale Cisl Lombardia, che nella sua introduzione di apertura ha spiegato come “l’azione degli ultimi due anni messa in campo dai sindacati confederali e dei pensionati ha ottenuto che tra le riforme del PNRR vi fosse anche quella del sistema di assistenza per gli anziani non autosufficienti“. “La legge delega” ha sottolineato “è un primo importante risultato, ma siamo consapevoli che il percorso sarà ancora lungo, almeno fino a quando i decreti attuativi non verranno emanati“. “Come sindacato il nostro impegno sarà quello di farci garanti del diritto alla fragilità” ha aggiunto Vaia.
La situazione lombarda: 3 milioni di malati cronici e 32% di anziani
In un Paese come l’Italia, seconda solo al Giappone per invecchiamento della popolazione, e in particolare in una regione come la Lombardia dove il 32% delle persone è over 65, il tema del supporto e dell’assistenza è sempre più presente e importante. A evidenziarlo chiaramente è stato l’intervento di Valeria De Tommaso, ricercatrice del nostro Laboratorio, che ha spiegato come “un dato che deve balzare subito in primo piano è la questione della cronicità e morbilità in Lombardia dove oltre 3 milioni di persone sono malate croniche“. Eppure “i dati sulla spesa destinata ai Comuni per interventi pro capite rivolti agli anziani dimostrano come ci sia un problema di risorse” che rende complicato affrontare questa sfida complessa e dalle sfaccettature numerose. [Scarica le slide di De Tommaso].
Accompagnare chi va in pensione, una questione di responsabilità civile
La legge delega è un passo importante, ma serviranno poi interventi per rendere idonee le strutture, a partire dalle Residenze per anziani, che dovranno prevedere cure di transizione in sostituzione o in appoggio di ospedali di comunità in modo da garantire un continuum assistenziale che consenta il dialogo tra ospedale e territorio. “Questa è la prima generazione che assiste ad un invecchiamento di massa. Quando il governo italiano nel 1861 si trovò davanti milioni di bambini sfruttati e abbandonati, ci siamo inventati risposte, spazi sociali e scolastici” ha spiegato Monsignor Vincenzo Paglia. “Oggi siamo nella stessa situazione ma con gli anziani. Prima c’era bisogno di accompagnare la crescita, oggi bisogna accompagnare chi va in pensione. È un problema enorme di cultura e di responsabilità civile che deve riguardare tutti”.
Legge Delega: i punti di forza e quelli di debolezza
“La non autosufficienza è una materia complessa che comprende molteplici tematiche che la legge si propone di riordinare: dai caregiver al cohousing, dalle cure palliative domiciliari agli hospice” ha spiegato Pietro Cantoni del Dipartimento welfare Fnp Lombardia illustrando nella sua relazione i punti principali del provvedimento che disegna la riforma. “I punti di forza di tutto il percorso, oltre al raggiungimento di una legge dedicata alla non autosufficienza, sono il riordino del sistema e il coinvolgimento degli stakeholders. I punti di debolezza, invece, sono segnati dalla scarsezza di finanziamenti, dalla attuale mancanza dei decreti attuativi, dall’assenza del tema della residenzialità e delle Rsa e la questione della governance che non coinvolge gli enti locali che sono poi di fatto i livelli operativi e i soggetti che attueranno in concreto le misure sulla non autosufficienza”. [Scarica le slide di Cantoni].
Necessario continuare il confronto con le istituzioni col Governo
Dopo l’intervento di Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, il segretario nazionale di Cisl Andrea Cuccello concludendo i lavori del convegno ha ricordato come l’interlocuzione del sindacato con il Governo sia stata preziosa per arrivare all’attuale disegno di riforma che, come ricordato nel corso del convegno, dovrà essere realizzato attraverso i decreti attuativi. Proprio per questo la Legge Delega non rappresenta un punto di arrivo ma, piuttosto, un punto di partenza per raggiungere l’obiettivo di cambiare il sistema di tutela dei non autosufficienti. Cuccello ha ribadito come la Cisl sia determinata a proseguire il confronto con le istituzioni su questi temi per arrivare finalmente alla realizzazione di una riforma che il nostro Paese attende da oltre trent’anni.
Per favorire la conoscenza della Legge Delega e, più in generale, per incentivare il dibattito intorno alla riforma, il Patto per il nuovo welfare sulla non autosufficienza – a cui aderiscono Fnp Cisl e Secondo Welfare – ha realizzato una Guida che contiene diverse informazioni su percorso, contenuti e futuro della norma. |