Da oltre un anno Secondo Welfare con la serie #MementoPNRR cerca di approfondire l’andamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, come scrivevamo già qualche settimana fa, a causa di procedure complesse, tempi stretti e mancanza di competenze nella pubblica amministrazione, è sempre più in ritardo rispetto alla tabella di marcia concordata con l’Europa. Bruxelles chiede con la “massima urgenza” che le cose cambino; il Governo dice che con la nuova governance e una rimodulazione nell’alveo di REPowerUE (il piano green per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia) ce la faremo, ma i tempi sono sempre più stretti. In questo senso i dati più recenti sui bandi sicuramente non sono incoraggianti, come mostra l’ultima analisi pubblicata da Il Punto sul PNRR1.
Novità sul fronte dei bandi
Excursus+ conferma come a maggio l’andamento dei bandi pubblicati abbia seguito la linea altalenante dell’ultimo periodo: sono stati infatti pubblicati appena 5 nuovi bandi, a conferma delle difficoltà delle strutture ministeriali nella messa a disposizione di nuove risorse. Attualmente risultano attivi 29 bandi alimentati dalle risorse del PNRR che stanziano complessivamente oltre 4,4 miliardi di euro. Il totale dei bandi finora pubblicati sale dunque a 198, per un valore complessivo di circa 36 miliardi di euro, il 19,5% dei 191,5 miliardi del PNRR che dovrebbero arrivare dalle istituzioni europee.
Stanziamenti complessivi: a che punto siamo
Se consideriamo non solo i bandi ma anche tutte le risorse messe a disposizione con fondi e assegnazioni dirette, come riporta Open PNRR di Openpolis, entro la fine di luglio (quarto trimestre) dovremmo aver allocato il 43,8% delle risorse concordate con Bruxelles. Dati alla mano, siamo riusciti a stanziarne solo per il 29,7%. Rispetto al mese di aprile la crescita è stata appena dello 0,2%. Sul fronte delle riforme che l’Unione Europea richiede per sbloccare le tranche di aiuto non va meglio: tra 2 mesi dovremmo raggiungere il 78,5% degli obiettivi concordati, ma siamo fermi al 72,2%; meglio del 69% del mese scorso ma la distanza da colmare resta notevole.
Il PNRR e le munizioni per l’Ucraina
Excursus segnala inoltre che 31 maggio il Parlamento Europeo ha approvato l’emendamento Act to Support Ammunition Production (ASAP) a sostegno della produzione di munizioni in Unione Europea. Si tratta del piano per rafforzare as soon as possible la capacità produttiva della UE per fornire all’Ucraina le munizioni necessarie per resistere all’aggressione russa, ma anche per rifornire gli stock nazionali. Per questa voce potrebbero essere impiegate anche le risorse dei piani nazionali di ripresa e resilienza. Vedremo se il nostro Paese deciderà di seguire questa strada.
Memento PNRRQuesto contributo è parte di “MementoPNRR“ la serie con cui vogliamo capire, al di là dei ragionamenti su risorse, governance e processi, quale idea di Paese vogliamo realizzare grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. |
Note
- Il Punto è uno strumento promosso da Excursus+ composto da diversi indicatori che offrono un aggiornamento su bandi, avvisi e fondi messi a disposizione da Ministeri, Agenzie governative, Regioni e altre Istituzioni, sistematizzi in un’infografica aggiornata mensilmente