Bisogna ripartire dalla prevenzione e rompere lo stigma sulla salute mentale. Il disagio psicologico e le ricadute sulla salute mentale dei giovani in seguito alla pandemia hanno messo in luce questo tema.
La Rete degli studenti medi, insieme a Udu – Unione degli universitari e al sindacato dei pensionati Spi-Cgil hanno lavorato durante tutto lo scorso anno per cambiare la situazione attuale. E sono partiti, innanzitutto, dai dati. Con il progetto “Chiedimi come sto”, gli enti coinvolti hanno promosso a livello nazionale un’indagine per tracciare la condizione psicologica dei e delle giovani a seguito della pandemia (ne avevamo parlato qui).
Camilla Piredda, coordinatrice Udu nazionale, spiega che il 90% degli intervistati ritiene fondamentale la presenza di uno sportello per il sostegno psicologico in ogni scuola e in ogni università.
Mercoledì 22 marzo è stata presentata una proposta di legge per istituire nelle scuole e nelle università servizi di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling scolastico non solo per aiutare chi già soffre ma anche per prevenire i fenomeni di disagio. Tra i sostenitori, anche molti parlamentari: Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra, Elisa Pirro del Movimento 5 stelle, Rachele Scarpa, Beatrice Lorenzin e Nicola Zingaretti del Partito Democratico.
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