C’è la crisi economica, il caro bollette, i timori per una guerra vicina e di cui non si vede la fine. Ma nonostante tutto, emergenza dopo emergenza, gli italiani restano generosi. È quanto emerge dall’ottava edizione dell’Italy Giving Report, con cui Vita da anni prova a fotografare “quanto donano gli italiani”.
Il rapporto, contenuto nel numero di febbraio della rivista, propone dati e riflessioni sull’andamento delle donazioni nel nostro Paese, focalizzandosi su alcuni trend interessanti come il boom del fundraising per la cultura, le sfide future per il settore e il ricorso a nuovi strumenti di raccolta.
L’arco temporale dell’analisi, spiega Sara De Carli, va dal 2020 al 2022, anni segnati dal Covid-19 prima e dalla guerra in Ucraina poi. Anni di incertezza e di preoccupazione per il futuro, ma le due emergenze hanno portato a un grande coinvolgimento degli italiani. Vita, in particolare, stima in 6,787 miliardi di euro il valore delle donazioni individuali degli italiani nel 2020: un balzo in avanti del 19% rispetto ai 5,683 di euro dell’anno prima. Un picco mai visto nelle donazioni da 10 anni a questa parte. Tra i punti dolenti le donazioni da parte delle aziende, che non decollano.