Nonostante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (che Secondo Welfare sta seguendo con Memento PNRR) offra molte possibilità per potenziare i servizi all’infanzia e ridurre i divari strutturali del nostro Paese, ci sono diverse criticità più o meno evidenti che riguardano in particolare gli asili nido.
Come spiega sulla rivista Il Mulino Alberto Zanardi, professore di Scienza delle finanze all’Università di Bologna, tali criticità riguardano tanto la realizzazione degli obiettivi del Piano – e quindi il raggiungimento di milestone e target – quanto il risultato che potrà essere effettivamente raggiunto.
Secondo Zanardi i problemi di implementazione verificatisi finora (e quelli che presumibilmente saranno incontrati nel prossimo futuro) risiedono nella scelta generale di affidare l’attuazione di molte linee di intervento del PNRR allo strumento dei bandi su base competitiva piuttosto che ricorrere a interventi diretti delle Amministrazioni centrali. Nel caso specifico degli asili nido sarebbe stato forse più opportuno formulare un piano nazionale gestito dal centro, per garantire un livello standard di infrastrutturazione in tutto il Paese, indipendentemente dall’iniziativa dei Comuni.