Per raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è necessario coinvolgere territori e comunità favorendo lo sviluppo di progetti e, soprattutto, di strategie ed idee (come abbiamo spiegato qui). A questo scopo, è fondamentale confrontare riflessioni e opinioni sul funzionamento del PNRR e dei suoi strumenti attuativi per non limitarsi all’operatività.
A tal riguardo, Excursus+ ha realizzato Il Punto sul PNRR, uno strumento realizzato grazie a un monitoraggio mensile del Bando nella Matassa, con cui propone dati, approfondimenti e riflessioni utili a leggere e comprendere meglio il Piano. Il Punto è composto da diversi indicatori che offrono un aggiornamento su bandi, avvisi e fondi messi a disposizione da Ministeri, Agenzie governative, Regioni e altre Istituzioni, sistematizzi in un’infografica aggiornata mensilmente.
Secondo Welfare – che insieme a Excursus ha lanciato la serie #MementoPNRR – ha scelto di essere partner di tale iniziativa, dando visibilità a queste analisi che riteniamo utili per alimentare il dibattito sui cambiamenti che il PNRR sta portando e porterà nel nostro Paese.
I dati sui bandi del PNRR di novembre
Secondo l’analisi di Daniele Germiniani, responsabile progettazione di Excursus+, a novembre non si registrano grandi novità sul fronte dei bandi pubblicati. Sopratutto in tema di welfare.
Nel mese appena trascorso la Regione Marche e la Regione Puglia hanno pubblicato due bandi che, seppur con declinazioni diverse, sono dedicati al tema della formazione e stanziano complessivamente 1.400.000 euro. A livello centrale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) è il dicastero più dinamico: attraverso le varie previsioni dei contratti di sviluppo, destina oltre 2 miliardi di euro allo sviluppo di nuove filiere produttive e alla valorizzazione dei brevetti. Excursus+ segnala inoltre la riapertura programmata dei finanziamenti legati ai contratti di sviluppo per il comparto delle rinnovabili e delle batterie elettriche che vale per le imprese del settore oltre 350.000.000 di euro.
In generale si resta in una situazione abbastanza statica, che probabilmente attende ancora la piena operatività dei nuovi Ministri e la negoziazione con Bruxelles.
Lo stato di attuazione del Piano
Conteggiando i dati sopra riportati, attualmente risultano attivi 19 bandi alimentati dalle risorse del PNRR che mettono complessivamente a disposizione circa 5,6 miliardi di euro. I bandi che si sono chiusi sono invece 13.
Il totale dei bandi finora pubblicati è dunque 32, per un valore complessivo di circa 32 miliardi di euro, il 16,9% dei 191,5 miliardi di euro che arriveranno dalle istituzioni europee. Circa 1,8 miliardi sono stati stanziati per la missione 5 (Inclusione e coesione), che per ovvie ragioni è quella che vede più direttamente coinvolte le realtà del secondo welfare.
Se consideriamo non solo i bandi ma anche tutte le risorse messe a disposizione con fondi e assegnazioni dirette, come riporta Open PNRR di Openpolis, entro la fine del 2022 dovremo aver stanziato circa il 35% delle risorse concordate con Bruxelles, ma ad oggi siamo riusciti ad allocare solo il 25,6%.
Memento PNRRQuesto contributo è parte di “MementoPNRR“ la serie con cui vogliamo capire, al di là dei ragionamenti su risorse, governance e processi, quale idea di Paese vogliamo realizzare grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. |