È stato pubblicato il Rapporto 2022 di OsservaBiella, l’Osservatorio territoriale del Biellese nato nel 2020 su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per osservare e monitorare la realtà della provincia. Il progetto, che fin dalla sua nascita è accompagnato da Percorsi di secondo welfare, si propone di mappare, approfondire e comprendere i principali bisogni della comunità e, coinvolgendo gli stakeholder del territorio, attivare progettualità condivise e mirate, finalizzate alla crescita e allo sviluppo del Biellese.
I contenuti del Rapporto OsservaBiella 2022
L’Osservatorio si muove da sempre secondo due principi cardine: l’attenzione al protagonismo degli attori locali e la coerenza con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Per questa ragione il lavoro dell’Osservatorio coinvolge in un ampio lavoro di squadra 37 enti territoriali, pubblici e privati, che raccolgono continuativamente i dati necessari ad alimentare 170 indicatori considerati centrali per descrivere il territorio biellese (qui vi avevamo raccontato la logica con cui sono stati selezionati). Questi rappresentano l’ossatura del Rapporto organizzato, appunto, sulla base dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Al Rapporto annuale è inoltre affiancato un approfondimento quali-quantitativo su un tema ritenuto particolarmente urgente e rilevante: quest’anno è stato dedicato ai giovani.
Tali documenti offrono dunque una base dati sempre aggiornata, frutto delle informazioni rese disponibili dagli istituti statistici e di ricerca – europei, nazionali e regionali – ma anche di quelle raccolte direttamente dagli stakeholder che partecipano all’iniziativa, che hanno peraltro occasioni inedite di incontro e confronto su vari temi di analisi.
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Il valore aggiunto di OsservaBiella
Grazie ad OsservaBiella la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e agli enti partner del progetto hanno dunque l’opportunità di comprendere meglio i bisogni dei territori, confrontarsi su di essi e, quindi, avviare iniziative specifiche per affrontarli. Un esempio recente è il tavolo di coprogettazione territoriale dedicato alle misure in grado di sostenere i giovani del territorio.
“La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha lavorato molto alla messa a punto di questo strumento di analisi territoriale perché solo conoscendo i dati è possibile progettare azioni davvero efficaci sui territori” ha commentato il Presidente della Fondazione Franco Ferraris. “Un ringraziamento particolare va a Sara Diritti, responsabile OsservaBiella per la Fondazione, e a tutti i partner che, a ogni livello, hanno collaborato alla scrittura del documento che senza di loro non sarebbe stato possibile metterlo a punto e soprattutto perché si stanno rendendo parte attiva per l’utilizzo dei dati nella propria progettazione territoriale, moltiplicandone così l’impatto”.
Tra i partner del progetto, come detto, c’è anche Percorsi di secondo welfare che, come ha spiegato la direttrice Franca Maino, ha contribuito alla nascita di OsservaBiella e continua ad affiancare il territorio biellese “in un percorso volto ad accrescere la consapevolezza di quanto sia importate creare un sistema di conoscenza territoriale”. “L’obiettivo è comprendere sempre più a fondo i bisogni del territorio e delle sue comunità per definire misure e interventi per affrontarli, generando al contempo sinergie capacitanti tra gli attori locali”.
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Il riconoscimento dell’Università degli Studi di Milano
Il modello innovativo di OsservaBiella è stato al centro di un recente incontro organizzato dall’Università degli Studi di Milano per presentare “Sostenibilità, diritti, innovazione sociale”, primo volume della collana “UNIMI Connect. Universo Terza Missione dell’Università”. Si tratta di libro con cui la Statale ha voluto raccontare le sue migliori esperienze di Terza Missione1 realizzate in ambito sociale, tra cui c’è anche Percorsi di secondo welfare che, come detto, è partner scientifico dell’Osservatorio.
“Siamo contenti che l’Università di Milano ci abbia invitato a presentare OsservaBiella nell’ambito di questo importante incontro per sottolineare l’unicità di questo modello che è anche una buona prassi territoriale” ha commentato il Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Andrea Quaregna. “Grazie ai documenti redatti da OsservaBiella, la Fondazione ha infatti avviato un circuito virtuoso di analisi dei dati e progettazione partecipata attraverso tavoli specifici che hanno in breve tempo generato ricadute di grande impatto sul territorio”.
Marina Carini, Prorettore con delega alla Terza Missione, Attività Culturali e Impatto Sociale, ha spiegato che “con Unimi Connect, l’Università degli Studi di Milano si propone di raccontare il suo rapporto con le comunità e i cambiamenti che le sue tante e diverse ricerche contribuiscono concretamente a originare. Pensiamo in questo senso che il progetto Osservabiella, a cui hanno lavorato Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Secondo Welfare sia un modello assolutamente virtuoso. L’idea che si costruiscano progettualità che puntano sulla creazione di legami tra i vari attori di un territorio per arrivare a forme di co-progettazione è per noi basilare tanto più che queste modalità di relazione sono capaci di rafforzare in modo incisivo l’impatto che si può generare.”
Note
- Con il termine “Terza Missione” si intendono le attività che le Università svolgono per diffondere cultura, conoscenze e risultati degli studi accademici, interagendo a questo scopo con la società civile, le imprese e le istituzioni. È “terza” perché relativamente nuova rispetto alle altre due missioni tradizionali di un ateneo – la formazione e la ricerca – ma nei fatti è una dimensione sempre più importante per le istituzioni universitarie.