La Fondazione CRC di Cuneo conferma il proprio impegno sul tema della disabilità con il progetto “Autonomia e Disabilità”, volto a promuovere una comunità inclusiva.
In continuità con gli interventi precedenti della Fondazione in questo ambito, “Autonomia e Disabilità” conferma alcuni elementi essenziali: la centralità dell’autonomia e del progetto di vita, la vasta partecipazione di attori pubblici e privati a vario titolo attivi nel campo della disabilità, l’attenzione a promuovere azioni di comunicazione e sensibilizzazione che coinvolgano anche la cittadinanza nel suo insieme in virtuosi percorsi di inclusione.
Il coinvolgimento di cittadini e stakeholder è un aspetto fondamentale del progetto poichè, come sottolinea Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC, l’inclusione è possibile solo “grazie alla collaborazione dei tanti enti partner che, sui diversi ambiti previsti, mettono a disposizione la loro esperienza e competenza“.
Le origine del progetto: VelA e Orizzonte VelA
La Fondazione CRC ha iniziato a lavorare in modo specifico sul tema della disabilità intellettiva e dell’autonomia nel 2015 con il progetto VelA – Verso l’Autonomia. Fin dalla prima edizione (2015-2016) l’intervento della Fondazione in questo ambito è stato caratterizzato dall’attenzione alla dimensione comunitaria. Le attività si proponevano infatti non tanto e non solo a coinvolgere le persone con disabilità in attività di varia natura, ma di intervenire sul contesto allargato in cui la persona vive affinché possa essere più inclusivo e accogliente.
Il progetto VelA si è trasformato nel 2017 in Orizzonte VelA. Nella prima annualità (2017-2018) sono stati individuati 9 ambiti di intervento: scuola, genitori, formazione e informazione, siblings (cioè fratelli e sorelle), protocollo funzionale, qualità della vita (tema che comprendeva anche l’abitare e il lavorare), adulti con disabilità intellettiva, coinvolgimento della società e del territorio, promozione culturale. I 4 quadranti della provincia di Cuneo hanno lavorato su questi temi e hanno sottoscritto, a conclusione del progetto, un Protocollo d’intesa volto a esprimere alcune linee di indirizzo per l’implementazione degli interventi nel campo della disabilità intellettiva negli anni a venire.
Il tema della qualità della vita è stato affrontato attraverso una ricerca-azione che è stata condotta dal nostro Laboratorio (ne avevamo parlato qui) e che ha coinvolto operatori dei servizi pubblici e privati per la disabilità nel Cuneese insieme ad alcune persone con disabilità e le loro famiglie. La ricerca aveva lo scopo di studiare i bisogni delle persone con disabilità e l’offerta di servizi sul territorio al fine di individuare lacune nel sistema e prospettive di miglioramento dell’offerta dei servizi nell’ambito del lavoro, dell’abitare e della qualità della vita. Tra i principali elementi di miglioramento erano emersi: l’esigenza di una presa in carico precoce e unitaria e di un accompagnamento costante e affidabile nel tempo, specialmente da parte degli enti pubblici; l’importanza di favorire un’apertura al territorio dei centri diurni e di promuovere attività ricreative di socializzazione sia espressamente progettate per persone con disabilità sia rivolte alla popolazione estesa, con specifici accorgimenti affinché tutti possano usufruire di spazi ed eventi pubblici; una scarsa efficacia degli inserimenti lavorativi, anche dovuta a rapporti troppo deboli col mondo delle imprese.
Orizzonte VelA ha avuto una seconda edizione (2019-2020), in cui sono state sperimentate alcune soluzioni integrate per incrementare l’autonomia, la piena inclusione sociale, abitativa, lavorativa e culturale delle persone con disabilità intellettiva anche alla luce dei contenuti del Protocollo d’intesa sottoscritto alla fine della prima edizione.
Autonomia e Disabilità: obiettivi e temi del nuovo progetto
La nuova iniziativa della Fondazione CRC, “Autonomia e Disabilità”, intende continuare sulla strada tracciata negli anni precedenti impegnandosi a promuovere una comunità inclusiva e favorendo percorsi di accompagnamento delle famiglie, autonomia, lavoro, nuova semi-residenzialità e sensibilizzazione della società civile. Il nuovo progetto è aperto a tutte le forme di disabilità, ha una durata biennale e opera sul territorio della provincia di Cuneo. Al momento è previsto un budget complessivo superiore ai 500.000 euro, di cui oltre 300 mila finanziati dalla Fondazione.
Anche questo progetto si configura come un percorso di coprogettazione pubblico-privata, in cui le diverse attività sono realizzate grazie alla collaborazione dei principali attori locali operative sul tema della disabilità, in particolare: enti gestori dei servizi socio assistenziali, aziende sanitarie locali, cooperative sociali, associazioni di famiglie, mondo della scuola e sistema imprenditoriale.
Sono state individuate 5 aree di intervento in continuità con le precedenti iniziative:
- Presa in carico precoce 0-6: la precedente sperimentazione aveva permesso di costituire l’équipe “Orizzonte 0-6”, un soggetto che fornisce fornire un sostegno specialistico e mirato alle famiglie con bambini che presentano una disabilità nei primissimi anni di vita; nel prossimo biennio l’équipe Orizzonte 0-6 sarà affiancata da un’équipe multidisciplinare in grado di supportare e orientare genitori e famiglie rispetto al complesso sistema dei servizi sociali e sanitari. Il CSSM – Consorzio per i Servizi Socio-assistenziali del Monregalese è capofila dell’ambito.
- Autonomia Lab: quest’ambito accompagnerà persone tra 18 e 40 anni con disabilità medio-lieve nella ricerca di soluzioni di vario genere che permettano di raggiungere maggiori livelli di autonomia in ambito personale, lavorativo, relazionale e nella quotidianità di casa. Capofila dall’area è il Consorzio Monviso Solidale.
- Nuova semiresidenzialità: l’ambito coinvolgerà quasi tutti i centri diurni della provincia in un percorso di riflessione sul rinnovamento di questi servizi in un’ottica di una maggiore apertura al territorio; concretamente sarà avviata un’azione formativa trasversale rivolta a operatori dei centri diurni, assistenti sociali ed educatori del territorio, con la presenza attiva delle famiglie. Sarà inoltre sperimentato l’operatore dell’inclusione, figura cruciale nell’ottica di integrare sempre più centro diurno e territorio. L’area ha come capofila il CSAC – Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese.
- Disability Manager: quest’area si propone di far crescere una cultura inclusiva all’interno delle imprese associate a Confindustria Cuneo, promuovendo percorsi di inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità accompagnati e facilitati da un Disability Manager. Questa figura favorirà un incontro virtuoso tra le esigenze di lavoratori con disabilità e le necessità delle imprese e dei processi produttivi (ne avevamo parlato qui). Capofila di questo ambito è Confindustria Cuneo, una scelta particolarmente innovativa che esprime l’importanza di rafforzare il legame col mondo delle imprese.
- Sensibilizzazione: quest’ambito si pone l’obiettivo di costruire città adatte alle esigenze di tutti grazie alla creazione di una rete di negozi ed esercizi commerciali dove le persone con disabilità e le loro famiglie possano trovare un’accoglienza adeguata, con particolare riferimento alla comunicazione. Concretamente alcuni bar e luoghi ricreativi in 5 città (Cuneo, Alba, Mondovì, Bra e Savigliano) saranno coinvolti in un processo di trasformazione che li renderà ambienti facilitanti per le persone con disturbi della comunicazione, grazie alla sensibilizzazione del personale coinvolto e alla progettazione e fornitura di menù realizzati con la tecnica della comunicazione aumentativa alternativa. L’Associazione di Genitori L’Airone OVD è capofila dell’ambito.
Per approfondire
La pagina di “Autonomia e Disabilità” sul sito della Fondazione CRC.