Per raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è necessario coinvolgere territori e comunità favorendo lo sviluppo di progetti e, sopratutto, di strategie ed idee (come abbiamo spiegato qui). A questo scopo, conoscere le diverse opportunità messe a disposizione dai soggetti emittenti è fondamentale. Così come è fondamentale confrontare riflessioni e opinioni sul funzionamento del PNRR e dei suoi strumenti attuativi per, appunto, non limitarsi all’operatività ma alzare lo sguardo.
Partendo da queste considerazioni, Excursus+ ha scelto di realizzare Il Punto sul PNRR, uno strumento con cui proporre dati, approfondimenti e riflessioni utili a leggere e comprendere meglio il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Mensilmente Il Punto pubblica un monitoraggio, basato sulle informazioni raccolte e analizzate dal Bando nella Matassa, composto da diversi indicatori che offrono un aggiornamento su bandi, avvisi e fondi messi a disposizione da Ministeri, Agenzie governative, Regioni e altre Istituzioni. Tali informazioni sono sistematizzate attraverso un’infografica aggiornata mensilmente.
Secondo Welfare – che insieme a Excursus ha lanciato la serie #MementoPNRR – ha scelto di essere partner di tale iniziativa, dando visibilità a queste analisi che riteniamo utili per alimentare il dibattito sui cambiamenti che il PNRR sta portando e porterà nel nostro Paese.
I dati del PNRR di luglio
Secondo l’analisi di Daniele Germiniani, responsabile progettazione di Excursus+, lo scorso mese sono stati pubblicati 9 nuovi bandi del PNRR, un dato in aumento rispetto a giugno (5), anche se l’importo complessivo è di appena 500 milioni di euro, molti meno rispetto ai 4 miliardi del mese precedente.
I bandi in oggetto sono stati pubblicati dalle Regioni all’interno del Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori, “filone” di finanziamento aperto lo scorso mese. Excursus+ sottolinea come si continua a rilevare una certa difficoltà di coordinamento degli interventi: ogni Regione prevede modalità e tempistiche di partecipazione ai bandi differenti tra loro, sebbene si tratti dello stesso programma di finanziamento. In alcuni casi i bandi sono stati aperti per pochi giorni (e appena prima della pausa agostana), in altri altri casi -più lungimiranti – le call si chiuderanno invece in autunno.
Alla luce dello scenario politico, Germiniani sottolinea come l’aspettativa sia quella di un’accelerazione delle pubblicazioni di nuovi bandi prima delle elezioni. Probabilmente, dopo il voto ci sarà invece una fase di rallentamento, causata dall’insediarsi del nuovo Governo.
Attualmente sono state messe a bando poco più del 15% delle risorse europee (191,5 miliardi di euro) previste dal PNRR.
Memento PNRRQuesto contributo è parte di “MementoPNRR“ la serie con cui vogliamo capire, al di là dei ragionamenti su risorse, governance e processi, quale idea di Paese vogliamo realizzare grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. |