Per raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è necessario coinvolgere territori e comunità favorendo lo sviluppo di progetti e, sopratutto, di strategie (come abbiamo spiegato qui). A questo scopo conoscere le diverse opportunità messe a disposizione dai soggetti emittenti è fondamentale per identificare rapidamente le possibili opportunità. Così come appare fondamentale mettere a confronto riflessioni e opinioni sul funzionamento del PNRR e dei suoi strumenti attuativi per, appunto, non limitarsi alle sole progettualità ma alzare lo sguardo immaginando come realizzarle al meglio.
Partendo da queste considerazioni, Excursus+ ha scelto di creare Il Punto sul PNRR, uno strumento con cui proporre dati, approfondimenti e riflessioni utili a leggere e comprendere meglio il Piano. Mensilmente viene pubblicato un monitoraggio, basato sulle informazioni raccolte e analizzate dal Bando nella Matassa, composto da diversi indicatori che offrono un aggiornamento puntuale su bandi, avvisi e fondi messi a disposizione da Ministeri, Agenzie governative, Regioni e altre Istituzioni. Tali informazioni sono sistematizzate attraverso un’infografica aggiornata mensilmente.
Secondo Welfare – che insieme a Excursus ha lanciato la serie #MementoPNRR – ha scelto di essere partner di tale iniziativa, dando visibilità a queste analisi che riteniamo utili per alimentare il dibattito sui cambiamenti che il PNRR sta portando e porterà.
I dati del PNRR di maggio
Nella giornata di oggi su Il Punto sono stati pubblicati i dati del PNRR relativi al mese di maggio.
Secondo l’analisi di Daniele Germiniani, responsabile progettazione di Excursus +, lo scorso mese si è interrotto l’andamento positivo registrato in aprile. Sono infatti solo 9 i nuovi bandi pubblicati (erano 30 nel mese precedente) per un valore complessivo di appena 340 milioni di euro (contro i 15 miliardi messi a disposizione in aprile).
Si segnala inoltre che la chiusura del bando del Ministero della Cultura – gestito dalle Regioni – per la “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” (M1C3) è stata posticipata di circa un mese, per permettere ai Comuni di parteciparvi. Questo dato conferma una certa difficoltà dei piccoli enti, che faticano a rispettare le scadenze per la presentazione dei progetti, spesso a causa dei tempi ridotti lasciati per la partecipazione ai bandi presentati.
Germiniani segnala come a maggio si sia rafforzata la strategia per il finanziamento della transizione digitale della Pubblica Amministrazione. Dopo i bandi destinati ai Comuni pubblicati il mese scorso, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha aperto 3 nuovi bandi riservati ad altre tipologie di Enti pubblici (Università, Scuole, Provincie…). Resteranno aperti fino a settembre: tre mesi di tempo per costruire proposte efficaci.