Il fenomeno delle “Great Resignation” (sai cos’è? Ne abbiamo parlato qui) è arrivato anche in Italia? Il report di Veneto Lavoro sul mercato occupazionale regionale ad aprile 2022 farebbe pensare di si. Il documento sottolinea il grande aumento di lavoratori a tempo indeterminato che, spontaneamente, hanno lasciato l’impiego.
A riportare la notizia è Andrea Priante sul Corriere della Sera, che indica come nei primi 4 mesi dell’anno 66.300 addetti in Veneto abbiano salutato di propria iniziativa il datore di lavoro. Il 50% in più rispetto a un anno fa. Non si tratta di una fuga dal lavoro in senso stresso. Il dato sulle dimissioni va infatti letto insieme alle 208.600 assunzioni registrate da inizio anno, il 68% in più del 2021. «La crescita del numero delle dimissioni risulta fortemente guidata dalle possibilità di ricollocazione offerte dal mercato» spiega Tiziano Barone, direttore Veneto Lavoro. «Mediamente, entro pochi giorni il dimissionario ha già una nuova occupazione che evidentemente soddisfa le sue aspettative».
Dopo due anni di Covid, appare dunque chiara la ricerca di un cambiamento di stile di vita. Sopratutto i giovani percepiscono come sempre più importante il tema della conciliazione tra famiglia e lavoro. Per questo, ancora prima dello stipendio, durante i colloqui le richieste di informazioni riguardano le opzioni offerte dalle imprese su questo fronte e, più in generale su quello del welfare aziendale. Un nuovo fattore con cui le imprese venete, ma è immaginabile che il fenomeno riguardi ormai molte altre aree del Paese, saranno chiamate a fare i conti.