Diversificare il patrimonio, in particolare alleggerendo l’esposizione sulla banca conferitaria, da sempre è l’obiettivo delle Fondazioni d’origine bancaria. Un obiettivo dichiarato da tutte, ma finora attuato per libera scelta da poche.
Ora, però, qualcosa sta cambiando: in Borsa le banche corrono, in alcuni casi hanno già oltrepassato i valori di carico degli enti, e dall’estero si affacciano investitori che fanno professione di stabilità. Inoltre mercoledì scorso il presidente del CdS di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, ha sorpreso tutti giocando d’anticipo: «Le Fondazioni sono disponibili a lasciare il campo», ha dichiarato.
Una morbida sassata, la sua, prontamente raccolta il giorno dopo da Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri e di Fondazione Cariplo: «Noi investiamo se abbiamo ritorni interessanti, altrimenti disinvestiamo».
Fondazioni, chance per diversificare
Marco Ferrando, Sole 24 Ore, 1 aprile 2014
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