Il 21 marzo SDA Bocconi ha presentato il progetto Corporate Welfare Lab, laboratorio nato grazie al supporto di Edenred Italia che si propone di approfondire le tematiche legate al welfare aziendale al fine di diventare un hub di riflessioni e analisi per aziende, istituzioni pubbliche e addetti ai lavori.
In particolare, il laboratorio realizzerà ricerche e approfondimenti per comprendere come il welfare riesce a produrre un ritorno per le imprese e per i lavoratori e le lavoratrici. Al tempo stesso Corporate Welfare Lab cercherà di sostenere lo sviluppo e la diffusione della cultura del welfare aziendale, attraverso contributi ad hoc. Questo anche grazie alla collaborazione tra operatori del settore, studiosi e istituzioni.
Dopo i saluti di Paola Cillo, Direttrice Ricerche Corporate and Financial Institutions di SDA Bocconi, l’incontro di presentazione del laboratorio è stato aperto da Alberto Dell’Acqua, Direttore Corporate Welfare Lab di SDA Bocconi. Dell’Acqua ha sottolineato come il welfare aziendale sia sempre più un elemento cruciale della strategia d’impresa e delle politiche per la valorizzazione del capitale umano. Per questo secondo Dell’Acqua è essenziale studiare e approfondire questo tipo di interventi: “la collaborazione tra SDA Bocconi e Edenred e la creazione di un hub dedicato permetterà di apprezzare e valorizzare i principali driver del valore economico e non-economico sottostanti la realizzazione di una strategia integrata di welfare aziendale”
A seguire si è tenuta una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Paola Blundo, Direttrice Welfare di Edenred Italia, e Sonia Malaspina, Direttrice HR Italia e Grecia Danone Nutricia.
Paola Blundo, che Secondo Welfare ha recentemente intervistato, ha evidenziato come il welfare aziendale sia divenuto nel corso degli ultimi anni uno strumento chiave non solo per le imprese, quanto per tutto il sistema-Paese. L’impatto del welfare non si limiterebbe infatti solo alle organizzazioni ma, in molti casi, coinvolgerebbe il territorio e le comunità. “Oggi più che mai”, ha affermato Blundo, “le misure di welfare aziendale sono in grado di venire incontro ai nuovi bisogni delle persone, di sostenere le famiglie e l’economia. Non parliamo solo di benefici economici, ma anche di una leva per migliorare il benessere aziendale e l’employer branding”, ha detto Blundo.
Sonia Malaspina ha invece raccontato l’esperienza di welfare di Danone. In particolare Malaspina ha spiegato come il welfare sia stato una leva importante per rafforzare l’attrattività dell’azienda e, soprattutto per non lasciar “scappare” i talenti. In questo senso le iniziative di Danone sono fortemente incentrate sulla parità di genere e sul sostegno ai neo-genitori. Come vi abbiamo raccontato qui, sono infatti state implementate molte iniziative come il Baby Decalogo, il programma Parto e riparto e la collaborazione con MAAM – Maternity as a Master. “Abbiamo introdotto il welfare nel 2011. Anno dopo anno” ha spiegato Malaspina “il welfare ha contribuito a sostenere il benessere, l’ingaggio e la performance delle nostre persone. Dal 2019 lo abbiamo esteso anche alle persone che svolgono uno stage presso di noi”.