Rassegna 2W è un nuovo strumento con cui vogliamo segnalare gli articoli, gli approfondimenti e le opinioni più interessanti che escono sui giornali e che riguardano i temi legati al (secondo) welfare. Dove possibile – se disponibili online o accessibili attraverso altri canali – linkiamo le fonti. Altrimenti ci limitiamo a riportare brevemente i contenuti che riteniamo più significativi.
Compatibilmente con le tante cose che facciamo cerchiamo di pubblicare la Rassegna 2W ogni giorno, entro l’ora di pranzo. Prima che sul sito la trovate sui nostri social, sotto forma di card visuali (disponibili alla fine di questa pagina): pensiamo sia il modo migliore per veicolare rapidamente questo nuovo format, che vive di velocità. E intanto continueremo a pubblicare le rassegne dedicate a singoli articoli online, come abbiamo sempre fatto.
Speriamo così di stimolare ulteriormente il dibattito pubblico intorno al welfare che cambia. Buona lettura!
Dati e storie: il Servizio Civile è volontariato o un lavoretto?
Leonardo Bison, Il Fatto Quotidiano
Scadranno il 9 marzo, dopo due proroghe, i nuovi bandi del Servizio Civile pubblicati il 16 dicembre scorso. Quest’anno sono 56.205 i posti disponibili, di cui 980 per l’estero, per 2.818 progetti in tutto il Paese e nel mondo (da qui la definizione di “Universale”). A prevalere, però, sono proposte nell’ambito dei servizi sociali e dell’assistenza.
Il modello della settimana corta arriva in Italia: una rivoluzione che stenta a decollare
Patrizia De Rubertis, Il Fatto Quotidiano
Inizia oggi la seconda settimana di sperimentazione della settimana corta per i dipendenti di Mondelez International. Il venerdì 250 dipendenti della filiale milanesi possono uscire alle 13 a parità di orario di lavoro (39 ore settimanali) e di stipendio. L’accordo, stipulato con i sindacati, è sperimentale e dura un anno ma è ancora un’eccezione nel contesto italiano.
Donne ai vertici: obiettivo da completare
Lucia Calvosa, Il Messaggero
Per Lucia Calvosa, presidente di Eni, l’aumento della quota femminile nei ruoli direttivi delle aziende può essere spinto dal legame che condiziona la parte variabile della retribuzione del top management ad azioni coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Bisogna assicurare una quota di rappresentanza femminile nei luoghi direttivi e operativi di maggiore rilevanza.
La dirigenza femminile negli studi legali
Roberto Miliacca, Italia Oggi Sette
Negli studi legali numericamente le donne sono in costante crescita: nei grandi studi organizzati, in alcuni casi si arriva anche al 70% di professioniste, e molte di loro guidano uno dei dipartimenti nei quali sono strutturate le law firm. Tuttavia, secondo le rilevazioni di Cassa forense, nel 2021 le avvocate hanno dichiarato, in media, redditi poco superiori ai 23mila euro, mentre il reddito medio degli avvocati ha superato i 50mila euro.
Lavoratori extracomunitari: rush finale per 69.700 ingressi
Valentina Melis, Il Sole 24 Ore
Il decreto «flussi» 2021 (ne abbiamo parlato qui) prevede permessi in ingresso per 69.700 lavoratori extracomunitari: 42mila per stagionali; 20mila per lavoratori subordinati in edilizia, turismo e autotrasporto; 700 per autonomi; 7mila, infine, per conversione di altri permessi, ad esempio per studio, tirocinio e formazione professionale.
Sanatoria 2020 al rallentatore. Esaminato il 60,2% delle domande
Il Sole 24 Ore
Procede, anche se a rilento, la sanatoria avviata nel 2020 per i lavoratori stranieri irregolari dei settori agricolo e domestico (articolo 103 del Dl 34/2020). A quasi due anni dalla scadenza della presentazione delle domande (il 15 agosto 2020), prefetture e questure hanno esaminato il 60,24% delle istanze.
Più permessi di lavoro nell’Europa dell’Est, l’Italia è penultima
Giuseppe Chiellino, Il Sole 24 Ore
L’Italia è il penultimo Paese dell’Unione europea per numero di permessi di soggiorno per lavoro rilasciati a cittadini extracomunitari, rispetto alla popolazione: 1,7 permessi ogni 10mila abitanti, contro una media UE di quasi 13. Dietro l’Italia c’è solo la Grecia.
Il progetto dei presidi: fotovoltaico in tutte le scuole
Il Sole 24 Ore
L’obiettivo è passare da qualche centinaio di scuole che già oggi sono dotate di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili a tutti gli oltre 40mila edifici scolastici. O quanto meno avvicinarsi il più possibile a tale numero per affrontare la nuova emergenza energetica aggravata dalla guerra in Ucraina.