Rassegna Stampa
Rassegna 2W

Il secondo welfare sui giornali • 2 marzo 2022

200 buone prassi per l'equità di genere, modernizzare la dirigenza pubblica, il pacchetto flessibile di Zurich e l'intervento di Sbarra (Cisl) sull'Ucraina.

Rassegna 2W è un nuovo strumento con cui vogliamo segnalare gli articoli, gli approfondimenti e le opinioni più interessanti che escono sui giornali e che riguardano i temi legati al (secondo) welfare. Dove possibile – se disponibili online o accessibili attraverso altri canali – linkiamo le fonti. Altrimenti ci limitiamo a riportare brevemente i contenuti che riteniamo più significativi.

Compatibilmente con le tante cose che facciamo cerchiamo di pubblicare la Rassegna 2W ogni giorno, entro l’ora di pranzo. Prima che sul sito la trovate sui nostri social, sotto forma di card visuali (disponibili alla fine di questa pagina): pensiamo sia il modo migliore per veicolare rapidamente questo nuovo format, che vive di velocità. E intanto continueremo a pubblicare le rassegne dedicate a singoli articoli online, come abbiamo sempre fatto.

Speriamo così di stimolare ulteriormente il dibattito pubblico intorno al welfare che cambia. Buona lettura!


Le 200 buone prassi che aiutano l’equità di genere nelle carriere
Cristina Casadei, Il Sole 24 Ore

Venticinque grandi aziende, con Snam e Valore D, condividono le best practices per redistribuire i carichi di lavoro di cura e genitorialità e lanciano un progetto con 6 impegni concreti. È un lungo elenco dove si contano ben 100 buone pratiche per favorire la presenza delle donne nelle aziende e nei percorsi di carriera.

Tre domande chiave per modernizzare la dirigenza pubblica
Raffaella Saporito, Il Sole 24 Ore

Le donne sono la maggioranza nella PA (56%), ma non esprimono ancora dirigenti in proporzione (38%). I dati sulle professioni pubbliche dicono che le donne vogliono avere ruoli che contano – come in magistratura (54% di donne) e nella carriera prefettizia (58%) – ma restano indietro nei giochi di potere che portano alle posizioni di vertice. Pertanto, cominciare a ragionare in termini di quote anche in questo ambito non deve essere un tabù. E non solo a tutela delle pari opportunità delle donne, principio per altro alla base di tutto il Pnrr, ma anche a tutela dello sviluppo complessivo: le donne infatti tendono a essere più attente alle implicazioni sociali e educative delle politiche pubbliche.

In Zurich un pacchetto di 14 ore flessibili che decide il lavoratore
Il Sole 24 Ore

Con il nuovo smart working in Zurich l’orario di lavoro si definirà su base settimanale e non quotidiana e sarà nella disponibilità delle persone distribuirlo, ferme restando le 37 ore complessive. L’accordo individuale che la compagnia ha raggiunto con oltre il 90% dei lavoratori prevede uno schema di lavoro ibrido con il 60% del tempo da remoto, pari a tre giorni/settimana, e il 40% in presenza.

Ucraina – L’intervento di Sbarra: “Lo sforzo dei lavoratori per quei popoli”
Luigi Sbarra, Il Messaggero

Il segretario della Cisl ha commentato: «La Cisl ha proposto a Cgil, Uil e alle associazioni datoriali di attivare subito una sottoscrizione a sostegno di progetti umanitari e delle famiglie di profughi. Pensiamo sia giusto attivare una raccolta che su base volontaria permetta di devolvere la somma pari a un’ora di lavoro ad un fondo per finanziare programmi di aiuto. Ad ogni ora concessa dal lavoratore andrebbe ad aggiungersi un contributo equivalente dell’impresa. In questo modo, insieme, nel segno della partecipazione, possiamo davvero gettare le fondamenta per un intervento che supporti tante famiglie e tanti profughi in fuga colpiti da un’aggressione folle e sconsiderata. L’appello è all’adesione più larga da parte del mondo del lavoro e dell’impresa, per una società che sappia rimboccarsi le maniche e costruire solidi ponti di solidarietà».

 

Rassegna 2W 02.03.22