Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Parlamento destina all’università e al trasferimento tecnologico 10 miliardi di euro. Una grande opportunità per colmare le mancanze strutturali del nostro sistema, investire in ricerca di base e applicata, nonché abituare le università a relazionarsi con le realtà internazionali.
Sono comunque presenti dei rischi, spiegano Daniele Manca e Gianmario Verona sul Corriere. Principalmente riguardano la creazione di nuove entità giuridiche, che potrebbero essere occupate in futuro da interessi di parte. Oppure dalle logiche di distribuzione, inclusive ma rivolte ad un grande pubblico, che rischiano quindi di frammentare le risorse a disposizione.
Il PNRR mette per la prima volta a disposizione ingenti fondi per realizzare ecosistemi di innovazione, infrastrutture e centri di ricerca. Dobbiamo essere all’altezza e non sprecare questa occasione.