Nel 2022 cambieranno la modalità di corresponsione di alcuni componenti della busta paga che i lavoratori dipendenti ricevono in base al proprio nucleo familiare, nello specifico quelle che sono erogate per i figli a carico. Si tratta dall’Assegno Unico Universale, disposto dalla legge 46/2021 e istituito e regolamentato con il decreto legislativo 230/21.
Da marzo l’assegno unico sostituirà il premio previsto per le nascite o le adozioni, gli assegni per il nucleo familiare, il bonus bebè e le detrazioni fiscali per i figli sotto i 21 anni.
In sostanza spariranno le somme oggi riconosciute o anticipate dal datore di lavoro in busta paga per far posto a un solo assegno. Quest’ultimo sarà gestito e pagato direttamente dall’INPS, a cui i lavoratori devono presentare richiesta tramite un’applicazione già disponibile sul portale o avvalendosi di un patronato.