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È stato pubblicato il terzo approfondimento di A Brave New Europe curato dalla giornalista Ilaria Sesana con il supporto scientifico di Lorenzo Bandera, ricercatore di Secondo Welfare, dedicato alle energie rinnovabili. Fondamentali per affrontare le grandi sfide ambientali poste dal cambiamento climatico, le rinnovabili hanno anche numerose implicazioni sociali, spesso trascurate, che riguardano soprattutto i contesti locali. Un esempio è quello delle comunità energetiche rinnovabili, che mettono insieme cittadini, PMI e enti locali per autoprodurre energia sostenibile, generando benefici ambientali, economici e sociali nei territori in cui nascono. Il terzo long form di ABNE si concentra proprio su queste realtà.

Una rivoluzione che parte dai cittadini

Per scoprire le comunità energetiche rinnovabili Ilaria Sesana è andata in Sardegna a Benetutti, un piccolo paese a quaranta chilometri da Nuoro. Su un totale di 1.780 residenti sono attivi 110 impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica: numeri che fanno di Benetutti uno dei primi Comuni in Italia per potenza installata pro-capite. E presto, grazie a 3 milioni di euro stanziati dalla Regione nell’ambito del Por Fesr 2014-2020, implementerà la prima smart grid italiana. Una rete elettrica intelligente che farà dialogare in tempo reale i flussi di energia ottimizzando produzione, autoconsumo, accumulo e condivisione grazie a strumentazioni installate nelle cabine elettriche, lungo le linee, negli impianti di accumulo e nelle abitazioni.

Un altro caso al centro dell’articolo è quello di Magliano Alpi, paese di 2.000 abitanti in provincia di Cuneo, che è stato il primo Comune italiano ad avviare una comunità energetica in base a quanto previsto dalla nuova normativa approvata col “Decreto milleproroghe” del 2019. Anche in questo caso parte dell’impianto è stato realizzato grazie a un finanziamento europeo finalizzato all’efficientamento energetico. E altre comunità stanno nascendo lungo la Penisola: in vari paesi del cuneese, in Val di Susa (Torino), a Biccari (Foggia), a Tito (Potenza), a Tirano (Sondrio), nel quartiere Pilastro a Bologna, nei comuni sardi di Villanovaforru e Ussaramanna.

Non è solo una questione ambientale

Oltre che per la transizione ecologica le comunità energetiche possono essere importanti nel contrasto alla povertà energetica. Un fenomeno che, secondo le stime contenute nel Secondo rapporto dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica in Italia, nel 2019 interessava circa 2,2 milioni di famiglie (l’8,5% del totale). Una situazione già difficile che, unita alle conseguenze dell’epidemia di Covid-19 e all’aumento dei prezzi dell’energia, inevitabilmente crescerà ancora.

Per affrontarla nel breve possono essere utili sostegni economici a chi non può affrontare le spese per le bollette, ma nel lungo periodo occorre investire sull’efficienza energetica per rendere le abitazioni più performanti ed efficienti da un punto di vista energetico e ridurre così gli sprechi. Per questo le comunità energetiche possono essere una parte significativa della risposta.

La presentazione

Il tema dell’articolo è stato presentato nel corso di un webinar che si è svolto il 24 novembre 2021, a cui hanno partecipato l’autrice dell’articolo Ilaria Sesana, l’esperto di energie rinnovabili Matteo Zulianello e il ricercatore di Secondo Welfare Lorenzo Bandera.

Cos’è A Brave New Europe

A Brave New Europe, ABNE per gli amici, è un progetto di Slow News e Percorsi di secondo welfare finanziato dall’Unione Europea. È pensato per conoscere e comprendere meglio le politiche di coesione europea, quando funzionano, perché a volte non vanno e come possono migliorare.  A partire da settembre 2021, mese dopo mese, sul sito di ABNE saranno pubblicati 10 lunghi articoli – tecnicamente dei longform – a loro modo speciali, perché realizzati grazie alle competenze sinergiche di giornalisti, ricercatori ed esperti. Il loro obiettivo? Affrontare 10 temi che consideriamo cruciali per il nostro futuro e per arrivare a un’Europa più coraggiosa.

 


Leggi “L’energia delle comunità”

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