Portare la copertura dei nidi al 33 percento non basta. Se davvero si vuole invertire la tendenza negativa delle nascite e favorire una solida fase di sviluppo del nostro Paese è necessario avviare un processo che porti le politiche familiari ad allinearsi alle migliori esperienze europee.
La vera rivoluzione in questo senso è rendere un “diritto” di ogni bambino l’offerta di un percorso educativo di qualità fin dai primissimi anni di vita, che inizi dalla garanzia di accesso al nido (con adeguati standard, da monitorare e migliorare continuamente).
È il pensiero di Alessandro Rosina, riportato in un articolo pubblicato sul sito di neodemos, associazione culturale senza fini di lucro che si pone l’obiettivo di diffondere e divulgare le analisi sulle tendenze demografiche e discutere le loro implicazioni per le politiche sociali, la coesione sociale e lo sviluppo.