Dal 21 al 26 settembre 2021 torna a Torino per la sua terza edizione il Festival delle Migrazioni: sei giornate di eventi, tra incontri, spettacoli, proiezioni e workshop negli spazi di San Pietro in Vincoli, Scuola Holden, Polo del ‘900 e Ufficio Pastorale Migranti, scegliendo anche quest’anno come sue sedi principali Porta Palazzo e Borgo Dora, quartieri simbolo della multietnicità.
Il Festival delle Migrazioni è ideato e organizzato dalle compagnie A.C.T.I. Teatri Indipendenti, AlmaTeatro e Tedacà. Attraverso l’attenta costruzione di un programma quanto più possibile variegato, all’interno del quale i veri protagonisti abbiano ampio spazio e voce per poter raccontare sé stessi e la loro storia, anche quest’anno il Festival delle Migrazioni si propone di fare un punto della situazione, partendo da ciò che accade oggi per indagare a fondo le problematiche legate al fenomeno migratorio o semplicemente per conoscerne meglio le varie sfaccettature.
Non mancheranno in programma i momenti dedicati all’attualità, con incontri sulla drammatica situazione degli sbarchi (sabato 25, ore 16, Scuola Holden; tra i relatori Luciano Scalettari, presidente ResQ People e la giornalista Sabika Shah Povia), sull’analisi sociopolitica delle cause e delle evoluzioni che hanno portato al conflitto in Afghanistan (domenica 26, ore 18, Scuola Holden; con l’autore Farhad Bitani, Claudio Bertolotti, direttore di START InSight e ricercatore ISPI, Mauro Berruto, già Ct della nazionale di pallavolo) e anche sulle condizioni di lavoro, delle modalità di paga e assunzione e di quale accoglienza ricevono nelle cittadine del Saluzzese con Guebrila Gamen, che porterà la sua testimonianza di bracciante a Saluzzo e Rosarno, lo storico Marco Buttino e il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni (domenica 26, ore 16, Scuola Holden).